Il manifesto del Dipartimento

 mani e mondo.jpgmani e mondo.jpgIl Dipartimento di Scienze Politiche nasce dalla necessità di mantenere proseguire e sviluppare la consolidata tradizione italiana di studi di Scienze Politiche, oggi proseguibile solo in una struttura dipartimentale, in ottemperanza ai mutamenti legislativi introdotti dal dicembre del 2010.

Il Dipartimento di Scienze Politiche, pertanto, si pone l’obiettivo di far convergere in un’unica struttura le discipline orientate ad analizzare e tradurre in termini di scienza i processi della sfera del diritto, dell’economia, nonché i fenomeni ideali e sociali oggetto della storia, della politica e della società nel suo complesso.

Di conseguenza, il Dipartimento di Scienze Politiche si distingue per una presenza pluridisciplinare che va dalle materie economiche e giuridiche, a quelle linguistiche,  politologiche,  sociologiche,  statistiche e storiche,  con una particolare attenzione alla costruzione di una coscienza analitica e critica dei grandi fenomeni politici e istituzionali che concernono l’Europa e dell’intera area dei rapporti giuridici e culturali fra gli Stati.

Gli indirizzi di ricerca presenti nel Dipartimento di Scienze Politiche si sviluppano nel solco della tradizionale vocazione verso gli studi sociali, assumendo la nozione generale di sviluppo, considerato nei suoi diversi aspetti, compresi gli studi europei, le relazioni internazionali, la pubblica amministrazione, le trasformazioni dello Stato-nazione e del welfare state in tutte le sue dimensioni. A ciò si aggiunga il momento delle culture della politica e il recupero di questa come pensiero e componente qualificante di una lunga storia ideale, in quanto successione delle civiltà e dialettica al loro interno.

Lo sviluppo delle suddette linee di ricerca consentirà al Dipartimento anche di rispondere adeguatamente ai nuovi compiti didattici che ad esso saranno affidati.

Pertanto, come già indicato, il Dipartimento di Scienze Politiche promuove e coordina le attività nei seguenti settori di ricerca tematica interdisciplinare:

  • A) Area delle discipline storiche:  interpretazione, attraverso le categorie concettuali basate sul metodo storico, della storia d'Europa nella sua complessa identità; analisi, nel contesto della globalizzazione, del processo di trasformazione europea nei suoi contrasti, e nel suo specifico sistema di valori politici, sociali e culturali. In particolare le discipline storiche articoleranno la loro ricerca nelle seguenti aree: Storia moderna  e contemporanea con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo , con una proiezione  verso la storia del vicino Oriente. Storia della evoluzione dei rapporti internazionali tra i Paesi europei e mediterranei, dissoluzione del sistema macropolitico regolato dal bipolarismo e l'inizio del percorso di formazione della Comunità europea e del processo politico ed economico di integrazione europea . Un’attenzione particolare alla dimensione del rapporto tra economia ed istituzioni.
  • B) Area delle discipline sociologiche: attenzione ai processi di cambiamento del welfare-state e dello stato-nazione nelle loro diverse dimensioni: culturale, sociale, economica e politica. In particolare le ricerche si concentreranno sulle trasformazioni legate ai processi di globalizzazione. Gli assi di ricerca delle discipline sociologiche saranno, quindi, orientati all’analisi dei rapporti Nord-Sud, proseguendo la strada intrapresa dalla definizione del “Pensiero Meridiano” e della rilevanza della mediterraneità nelle prospettive di ricerca, della crisi dei modelli di sviluppo economico e sociale che hanno dominato il XX secolo, delle migrazioni, delle trasformazioni dei mercati del lavoro e della sfera culturale, delle nuove dimensioni delle disuguaglianze. Ciò si accompagna allo sviluppo di orientamenti metodologici che considerano fecondamente l’intreccio tra le diverse modalità di conoscenza del sociale.
  • C) Area delle disciplina giuridiche:
    • C1)   Disciplina giuridica delle relazioni intersoggettive  tra cittadini,  gruppi sociali, gruppi di ispirazione religiosa e tra gli stessi e  le istituzioni; ricadute giuridiche di contesti sociali multiculturali e pluralistici; conflitto e collaborazione tra Stato e confessioni religiose; , studio delle forme costituzionali anche sotto il profilo comparatistico, analisi del metodo, dell’interpretazione e dell’argomentazione giuridica; disciplina delle persone, famiglia e successioni; regime privatistico della proprietà, dei beni e dell’ambiente; disciplina dei contratti, delle obbligazioni e della responsabilità; regime privatistico del credito e dei finanziamenti.
    •  C2)   Analisi dei processi di cambiamento nel mercato del lavoro, struttura ed evoluzione dell’offerta di lavoro e sua regolazione; disciplina giuridica dei rapporti individuali e collettivi di lavoro, del mercato del lavoro e della formazione professionale, della previdenza e assistenza sociale, della sicurezza del lavoro, con riferimento alla dimensione nazionale, dell’Unione europea e  internazionale; sistema di relazioni industriali.
    • C3)    Studi giuridici aventi a oggetto la struttura della Comunità internazionale nel suo complesso e le norme che ne disciplinano il funzionamento. Si ha riguardo in particolare al diritto internazionale c.d. pubblico; al diritto dell’Unione europea; al diritto interno in materia internazionale; al diritto internazionale privato e processuale; alla teoria e disciplina dei diritti umani; al diritto internazionale e dell’Unione europea in materia economica, commerciale e dello sviluppo; al diritto internazionale e dell’Unione europea in materia di lavoro; al diritto dell'arbitrato commerciale internazionale e dell'arbitrato in materia di investimenti.
  • D) Area delle discipline statistico-demografiche: analisi dei dati, del disegno e della realizzazione di indagini a fini descrittivi, interpretativi e decisionali includendo gli sviluppi teorici e applicativi propri della statistica descrittiva, esplorativa, inferenziale e decisionale. In particolare, la Demografia si occupa dell’analisi, interpretazione e previsione delle caratteristiche strutturali ed evolutive delle popolazioni umane studiandone le interazioni con i processi economici,sociali, antropologico-culturali, storici, politici e biologici. Assumono specifica rilevanza, inoltre, lo studio dei comportamenti delle popolazioni, i fondamenti dell’analisi demografica e le teorie di popolazione.
  • E) Area delle discipline economiche: analisi economica di sistemi ambientali e consistenza delle risorse economiche terrestri e marine; strutture residenziali e forme relazionali, specie urbane e portuali; distribuzione territoriale delle attività produttive, con speciale riferimento ai contesti europei e mediterranei, ai processi di deindustrializzazione/industrializzazione e alle diverse dinamiche produttive territoriali, nazionali e internazionali. Analogie e diversità tra le costituzioni economiche; raffronti tra gestioni di impresa: mercati e settori pubblici; sistemi monetari e rapporti finanziari; divari regionali in seno all'area; metodiche di rappresentazione delle strutture economiche nei diversi sistemi;
  • F) Area delle discipline politologiche: teoria e analisi politica - analisi dei principali paradigmi politici relativi al concetto di sovranità ed ai processi di decostruzione degli stati nazionali con riferimento sia alla tradizione continentale sia alla tradizione analitica del pensiero politico. Ricostruzione dei principali percorsi della storia del pensiero politico nella loro duplice variante di carattere teorico e storico, quest’ultimo inteso come storia delle grandi mutazioni concettuali oltre che delle grandi epoche lungo le quali diviene possibile leggere la politica anche come esperienza culturale, storia e coscienza dei conflitti, analisi filologica, pensiero e testi dei singoli autori. Nel campo della filologia va compresa anche l’analisi dei lessici della politica o dei lessici di autori di rilievo, adottati ai fini di nuova conoscenza. In questo ambito di studio a carattere storico va compreso anche il processo di degrado e crisi della democrazia contemporanea. Si aggiunga inoltre l’indagine dei nessi tra fenomeni religiosi e forme politiche, l’analisi della comunicazione politica sia iconologica, sia linguistica e, infine, lo studio dell’evoluzione del rapporto tra forme della cittadinanza ed istituzioni politiche, anche in una dimensione comparatistica.
  • G)  Area delle discipline linguistiche e demoetnoantropologiche: studio delle tecniche di comunicazione linguistica e delle culture che supportano le tradizioni culturali europee.

In tale area si comprendono:

  1. l'analisi metalinguistica delle principali lingue europee nelle loro dimensioni sincroniche e diacroniche, nelle loro strutture fonetiche, morfologiche, sintattiche, lessicali, testuali e pragmatiche, nonché nei diversi livelli e registri di comunicazione orale e scritta; comprende inoltre gli studi finalizzati  al supporto linguistico degli studi propri del Dipartimento.
  2. gli studi relativi alla cultura e alle culture, cioè al complesso delle concezioni e dei comportamenti dell'uomo nelle società. Attraverso metodologie basate fondamentalmente sull'osservazione e il rapporto diretto, vengono studiati i meccanismi generali dei processi culturali e le modalità con cui le culture si configurano e si diversificano, per cogliere comparativamente sia le differenze sia le identità soggiacenti nelle diverse popolazioni.

Tali aree scientifiche si coordineranno nel Dipartimento di Scienze Politiche in 5 sezioni pluridiciplinari:  Sezione socio-politologica; Sezione storico-internazionale; Sezione economico-quantitativa; Sezione giuridica; Sezione linguistica.

Il Dipartimento di Scienze Politiche coordina le attività didattiche dei Corsi di Studio interessati mettendo a disposizione le proprie risorse per la migliore realizzazione delle stesse ed è interessato ai settori scientifico-disciplinari cui fanno capo gli insegnamenti impartiti dai docenti afferenti al Dipartimento.

Va osservato, infatti, che l'attribuzione ai Dipartimenti di compiti didattici e il riordino dei corsi di laurea previsti dalla recente riforma universitaria rafforzano le motivazioni che sono alla base della costituzione del Dipartimento.

Il Dipartimento organizza o concorre all’organizzazione di Dottorati di ricerca, relativamente ai settori di propria competenza.

Il Dipartimento organizza Seminari, Conferenze e Convegni anche in collaborazione con altre strutture operanti in Italia e all’estero.

Il Dipartimento di Scienze Politiche favorisce la pubblicazione e la diffusione dei risultati conseguiti con le proprie attività.

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pubblicato il 04/06/2012 ultima modifica 06/09/2022