Descrizione del Corso
Il Dipartimento è stato disattivato con D.R. n. 3403 del 22.09.2022
Tutte le attività didattiche, di ricerca e di terza missione proseguono regolarmente
nella disponibilità del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DISSPA)
Il link al nuovo sito web è:
https://www.uniba.it/it/ricerca/dipartimenti/disspa/dottorato-di-ricerca/gestione-sostenibile-del-territorio
Obiettivi formativi e tematiche di ricerca
Il Corso di dottorato interateneo tra Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Politecnico di Bari si pone l'obiettivo di integrare in una visione sistemica le conoscenze ingegneristiche, agro-forestali e ambientali che sono proprie delle diverse aree scientifiche che oggi contribuiscono, anche se con approccio diverso, a definire le forme di gestione sostenibile del territorio. L'obiettivo è quello di esplorare nuove frontiere, sia di ricerca di base sia applicata, che diano impulso alla conoscenza necessaria alla gestione della complessità ambientale e territoriale, promuovendo l'innovazione tecnologica in coerenza con il New Green Deal che caratterizzerà le politiche nazionali e comunitarie del prossimo futuro.
Il dottorato intende sostenere un approccio trasversale che veda, nello sviluppo di approcci e di azioni ecosistemiche, le modalità con le quali coniugare sviluppo e tutela ambientale, preservare le risorse naturali e ottimizzarne il loro uso per la massimizzazione dei benefici, garantire resilienza e adattamento al cambiamento climatico e ambientale.
Grazie all'integrazione di diverse discipline, il dottore di ricerca possiederà, a conclusione del corso, quel livello di competenze richiesto per condurre un'attività di ricerca fortemente innovativa e realizzare applicazioni, sia in ambito tecnico sia accademico, nel campo dell'ingegneria del governo del territorio, dell'ingegneria dei biosistemi e delle scienze agro-forestali. Particolare cura è dedicata al tema del trasferimento tecnologico.
Gli obiettivi del Corso sono perseguiti nelle seguenti tematiche, che non hanno carattere esaustivo:
- la gestione sostenibile delle risorse naturali,
- le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ambientali,
- gli aspetti costruttivi e gestionali delle strutture e degli impianti,
- lo studio dell'interazione clima-suolo-vegetazione,
- la previsione e la difesa dagli eventi estremi,
- lo studio e la mitigazione dei processi di erosione del suolo,
- le infrastrutture verdi,
- la prevenzione e gli interventi attivi contro gli incendi boschivi,
- il trattamento integrato delle acque reflue finalizzato al recupero delle materie prime,
- i metodi di valutazione della sostenibilità ambientale (es. LCA),
- la gestione dell'informazione resa disponibile dai sensori a distanza (remote sensing) e a quelli di prossimità (precision farming),
- l'impiego di tecnologie di analisi e gestione di grandi moli di dati (IoT e Big Data).
Aree di afferenza e Settori Scientifico-disciplinari
Le aree di riferimento del corso sono:
07 – Scienze Agrarie e Veterinarie, 08b - Ingegneria civile, 02 – Scienze Fisiche, 05 - Scienze Biologiche, 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione.
I Settori Scientifico Disciplinari di riferimento del Corso di dottorato sono:
AGR/01, AGR/03, AGR/04, AGR/05, AGR/08, AGR/09, AGR/10, AGR/11, FIS/01, FIS/07, BIO/03, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/09, ICAR/20, ING-IND/16, ING-IND/22, ING-IND/35 e ING-INF/07.
Sbocchi professionali
La formazione dei dottori di ricerca avrà l'obiettivo di consentire la maturazione di una visione e di una consapevolezza ampia del contesto multi ed inter-disciplinare nel quale oggi occorre operare nel territorio per fronteggiare le sfide complesse della sicurezza, del cambiamento climatico, dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale. Il corso di dottorato contribuisce a formare quadri dirigenziali pubblici e privati, figure professionali e personale di ricerca di elevata qualificazione e specializzazione, dotate di autonomia, responsabilità, elevata flessibilità intellettuale, facilità di adattamento culturale e professionale e capacità creativa individuale atta al rapido inserimento, alla mobilità ed alla eventuale riconversione, nei settori della progettazione e gestione del territorio e nella salvaguardia dell'ambiente.
Data l'ampiezza di argomenti e l'interdisciplinarietà che caratterizzano l'ingegneria, l'ingegneria dei biosistemi e le scienze agro-forestali, gli sbocchi professionali dei dottori di ricerca in "Gestione sostenibile del territorio" sono ad ampio spettro in Italia e all'estero e, in particolare, si concretizzano nelle seguenti figure professionali: tecnici qualificati con competenze specifiche, ricercatori presso centri di ricerca e laboratori pubblici o privati, dirigenti tecnici nell'industria o enti amministrativi nazionali ed internazionali, ricercatori e docenti presso Università.