Attività Archeologica

Tra le numerose attività di scavo e di studio in ambito archeologico, si segnalano le ricerche realizzate in regime di concessione rilasciata dal Ministero della Cultura attraverso le Soprintendenze:

  1. Il ‘Progetto Excavation at Monte Sannace - Scavi Archeologici Aperti’ (1994–) si svolge nell’area del Parco Archeologico di Monte Sannace, presso Gioia del Colle (BA), ed è stato impostato e avviato quale scavo ufficiale didattico della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, coinvolgendo annualmente circa cinquanta operatori. Ogni anno, al termine delle attività, a Gioia del Colle si tiene la manifestazione di presentazione dei risultati scientifici dell’intervento sul campo e in laboratorio.
  2. ‘Progetto Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione’ (2001-) si svolge presso il Parco archeologico di Egnazia (Fasano - BR): aperto trasversalmente a tutti i percorsi di studio, si configura come cantiere didattico che accoglie, tra gli altri, anche gruppi di studenti della ‘scuola superiore’ per stages archeologici, svolti come orientamento e come Terza Missione, e si avvale del supporto di Altair srl, azienda spin-off dipartimentale.
  3. Il progetto ‘Montecorvino’ (2006-) si svolge presso la città medievale abbandonata di Montecorvino (Volturino - FG) e nasce dall’esigenza di studiare i paesaggi interni apuli in ottica di lunga durata e con specifica attenzione al Medioevo. Le campagne di scavo sono accompagnate da un’opera di informazione e coinvolgimento delle collettività subappenniniche (p. es., ‘Open Day’ sul campo, incontri pubblici presso scuole e luoghi di aggregazione) per contribuire al recupero consapevole del patrimonio culturale e alla riappropriazione condivisa dei paesaggi storici.
  4. Gli ‘Scavi di Siponto’ (2021-) e il relativo parco insistono su un'area che fu colonia romana nel II sec. a.C., quindi sede vescovile tardoantica e poi città medievale. Il progetto, condotto in collaborazione anche con l’Amministrazione municipale di Manfredonia (FG), coinvolge il tessuto imprenditoriale e il mondo dell'associazionismo socio-culturale e si configura come contributo allo sviluppo economico di un comparto di Capitanata che, pur conoscendo un intenso turismo quasi esclusivamente balneare, è stato colpito dalla crisi dell’industria e della marineria.

 

Oltre alle campagne di indagine sul campo svolte in regime di concessione, si segnalano anche altre attività rilevanti:

- dal 2014, nel campo dell’archeologia subacquea e dei paesaggi costieri, sono stati condotti numerosi eventi culturali per la divulgazione scientifica (seminari, presentazioni di libri, conferenze, iniziative espositive), svolti in collaborazione con gli Uffici periferici regionali del Ministero della Cultura e collegati alla presentazione dei risultati di progetti di ricerca sviluppati attraverso ricognizioni archeologiche gestite soprattutto lungo i litorali di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie. Conviene ricordare almeno: nel 2021, il tour didattico ‘Un tuffo nel Mare dei... Ricordi. Visita dei luoghi e dei siti della pionieristica ricerca archeologica subacquea di Peter Throckmorton in Puglia circa cinquant’anni dopo!’; nel 2022, sia il workshop ‘Building the Roadmap and the Action Plan: the involvement of the receiving territories and significant stakeholder in the frame of the BLUEMED PLUS Project’, legato al progetto ‘BlueMed Plus’ (Interreg MED) che prevede la realizzazione e gestione di percorsi archeologici subacquei e l’istituzione di innovative e buone pratiche di turismo culturale in ambito marittimo; sia la partecipazione alle ‘Giornate del Mare e della Cultura marinara – V edizione della Festa della Gente di Mare – Settimana Blu’, impegno coordinato dalla Capitaneria di Porto di Bari. Collaborazioni per la divulgazione scientifica sono avviate con numerose associazioni e istituzioni museali attive sul territorio pugliese: in primis il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (si pensi al recente ciclo di conferenze/eventi su ‘Il mare intorno. Storie dalle acque di Taranto’, legato al progetto ‘FISH. & C.H.I.P.S. tra Taranto e Corfù’-Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020) nonché il Museo Civico Archeologico ‘Francesco Saverio Majellaro’, il Museo Civico del Mare di Bisceglie, il Museo Diocesano di Molfetta, l’Antiquarium di Giovinazzo e il Museo Archeologico della Fondazione De Palo-Ungaro’ di Bitonto;

- dal 2015, si svolge il ‘Progetto Acquaviva: dalle fonti archeologiche al paesaggio storico’, avviato col sostegno della Municipalità di Acquaviva delle Fonti (BA), d’intesa con gli Uffici periferici del MiC, teso a realizzare un impegno coordinato e integrato di studio e valorizzazione del comparto acquavivese ed espresso mediante indagini archeologiche e iniziative di didattica e promozione, così da attingere finalità di pianificazione strategica e conoscenza diffusa del territorio e da stimolare nella collettività coscienza di luogo, consapevolezza identitaria e comunità di patrimonio quali «concrete utopie operative»;

- dal 2016, con cadenza annuale, si svolgono attività di indagine, conservazione e tutela nel complesso catacombale di Canosa di Puglia-Lamapopoli (BT) con l’obiettivo di studiare e valorizzare un contesto storico-archeologico unico nel panorama regionale e raro in Italia meridionale. Le ricerche sul campo e in laboratorio sono integrate da intense iniziative pubbliche condotte in collaborazione con Enti e Istituzioni per sostenere progetti di sviluppo urbano e di valorizzazione del territorio. In questo quadro si inserisce l’Accordo di Valorizzazione sottoscritto tra la locale Municipalità e altri soggetti istituzionali, tra cui la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra;

- dal 2020, si svolge il ‘Progetto Archeologia Globale a Ginosa’, avviato in collaborazione con la Municipalità di Ginosa (TA) e d’intesa con gli Uffici periferici del Ministero della Cultura, che prevede attività di ricerca, formazione e valorizzazione nel campo dell’archeologia dei paesaggi con riferimento specifico alla disamina del ricco palinsesto storico-naturalistico del territorio ginosino, alla gestione di iniziative di archeologia pubblica e alla progettazione dell’allestimento della sezione archeologica nella locale ‘Community Library’;

- dal 2020, col sostegno del ‘REFIN-POR PUGLIA FESR-FSE 2014/2020’, sono state avviate indagini ispirate ai principi dell’archeologia partecipata e volte a potenziare le conoscenze sui siti archeologici del territorio di Castellaneta (TA), prevedendo altresì l’avvio di un ‘laboratorio civico’ ove sviluppare un dialogo permanente tra ricercatori, addetti alla tutela, cittadinanza;

- dal 2021, è attivo il progetto ‘Nel “Campo” dell’archeologia’, calibrato su temi di archeologia del contemporaneo, condotto in area murgiana – tra Altamura e Gravina in Puglia (BA) –, svolto in collaborazione con l’associazione ‘Campo 65’ e teso a individuare le tracce materiali del più grande campo di prigionia italiano durante la Seconda Guerra Mondiale: de facto una città, sorta dal nulla nel 1940, trasformata nel 1943 in campo di addestramento per gli antifascisti jugoslavi e poi convertita in ‘centro raccolta profughi’.

Scavi e Ricognizioni


Gestione Beni

  •  Rete Museale Uomo di Altamura (prof.ssa Paola Palmentola)

 

 

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published on 19/12/2018 ultima modifica 27/11/2023