Loris Savino, biotecnologo formato da UNIBA, già vincitore di Youth in Action, for Sustainable Developments Goals ospite alla rassegna Next Generation di Giffoni Innovation Hub
Con D.R. n. 3436 del 30.09.2022 è stato costituito il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente (DBBA). Contestualmente il Dipartimento di Biologia e il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica sono cessati per confluire nella nuova struttura.
Loris Savino è un 23enne di Bari che, insieme a due amici e colleghi, ha vinto il Premio Lavazza all’interno della call “Youth in Action, for Sustainable Developments Goals” promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Allianz UMANAMENTE, rivolta a giovani under 30.
I tre hanno ideato un sistema che riesce a purificare le acque reflue con scarti agro-alimentari, basandosi sul reimpiego degli scarti di lavorazione generati dall’industria del caffè. Una soluzione ad un problema mica da poco, che Loris ha raccontato durante il primo appuntamento della Masterclass Impact a cura della Fondazione Italiana Accenture, all’interno della rassegna Next Generation, realizzata da Giffoni Innovation Hub e promossa da Giffoni Opportunity.
"In sintesi - spiega - abbiamo ipotizzato un metodo chimico per purificare i volumi di acqua generati dalla lavorazione del caffè al fine di riutilizzarli. Il team è di 3 persone, 3 amici dalle diverse competenze, sebbene compatibili tra loro, che hanno deciso di mettersi in gioco dopo aver riflettuto e studiato a lungo il problema. Il chimico è Stefano Savino, di 25 anni, Daniele Tenerelli è l’agronomo, di 25 anni e poi ci sono io, di 23, come biotecnologo. Ci siamo concentrati ognuno su un aspetto differente della produzione industriale, su cosa prendere dal frutto del caffè per utilizzare questa tecnologia e tutti i processi, soprattutto chimici, per arrivare alla soluzione".
Ospite della rassegna Next Generation di Giffoni Innovation Hub, Savino ha parlato del legame tra l’innovazione e cultura: "Si parte sempre dalla cultura, dalle idee. Il poter arrivare a più persone possibili non può che partire dalla cultura. Giffoni ne è un grande esempio. Dallo scontro e l’incontro con nuove persone, nuove idee, dalla voglia di esporle. Il fatto che qui a Giffoni siano i giovani a confrontarsi è uno stimolo in più. Sono temi che proprio la nostra generazione dovrà trovarsi a risolvere e ad affrontare. È quello che ci serve".
E Savino ha anche un messaggio per la nuova generazione, la sua generazione: "Siamo forse una generazione che, per forza di cose, ha imparato a non dare nulla per scontato e che dovrà conquistare tutto. Doverci mettere in gioco sarà la chiave. A mio parere però penso siamo molto forti nel reinventarci, nel trovare nuove idee, soluzioni a problemi nuovi ma anche a problemi vecchi. È da qui che parte tutto".