Capodogli nel Golfo di Taranto: "Ormai vivono in questo mare"
Per chi li conosce e li studia da anni è stato un momento importante: l'avvistamento di sette capodogli nel Golfo di Taranto è un fiore all'occhiello straordinario per Jonian Dolphin Conservation, l'associazione di ricerca scientifica che tutela i cetacei presenti nello Ionio. Per chi invece sale a bordo del loro catamarano per partecipare all'iniziativa 'Ricercatore per un giorno', con la speranza di avvistare i delfini, è stata un'esperienza indimenticabile. Il vero valore della quale lo conoscono soprattutto i ricercatori che da sempre sono impegnati a fare di quelle acque che cullano Taranto il vero motivo di un riscatto ambientale, che parte proprio dalla città dell'ex Ilva: "Questo avvistamento è fra i più importanti avvenuti negli ultimi anni - dicono da Jonian Dolphin Conservation - in quanto abbiamo riconosciuto due individui già noti al nostro team, identificati per la prima volta nel luglio 2016 e rivisti poi nell'ottobre dello stesso anno". I capodogli si sono fatti rivedere, quindi, e ciò significa in primo luogo che si tratta ormai di esemplari stanziali, che nel Golfo di Taranto ci vivono e non sono semplicemente di passaggio. Per Jonian Dolphin Conservation è un passo in avanti verso la creazione dell'Oasi blu, progetto su cui lavora anche il Comune di Taranto guidato dal sindaco Rinaldo Melucci: "Siamo in dirittura d'arrivo", esulta il presidente Carmelo Fanizza, e Jonian Dolphin Conservation ringrazia gli stakeholders che sostengono l'idea, l'amministrazione che l'ha inclusa fra le sue priorità e anche la nuova assessora comunale all'Ambiente, Annalisa Adamo. "Grazie a questi studi e osservazioni, avvalorato dal supporto di Uniba e Cnr, confidiamo nella realizzazione in tempi brevi del nostro grande progetto - concludono da Jonian Dolphin Conservation - ovvero la creazione di un'Oasi blu al largo del Golfo di Taranto, un'area di maggior tutela per questi animali, carismatici e fondamentali per la salute dell'intero ecosistema marino"