Frequenza post-laurea di strutture assistenziali

La convenzione disciplina le modalità ed i limiti per l’esercizio dell’attività assistenziale strettamente connessa al programma di ricerca dei titolari di assegno di ricerca. L’Università, su domanda del docente-tutor proponente e previo conforme parere del Consiglio di Dipartimento, chiede all’Azienda che il titolare dell’assegno di ricerca svolga l’attività assistenziale strettamente connessa alla ricerca stessa. Detta comunicazione deve contenere tutte le necessarie informazioni atte a poter apprezzare la richiesta (titolare dell’assegno, titoli abilitanti, estremi del contratto stipulato, durata, programma di ricerca, ecc.).

Il regolamento disciplina la frequenza delle strutture sanitarie a direzione universitaria da parte dei giovani laureati in medicina e degli operatori sanitari ai fini di aggiornamento e di accrescimento delle conoscenze professionali. I laureati in medicina (in possesso di abilitazione professionale) e gli operatori sanitari possono richiedere, utilizzando l'apposito modulo in basso allegato, al Dipartimento didattico di afferenza dell'Unità Operativa che intendono frequentare, il parere favoravole alla suddetta frequenza. Successivamente, la richiesta, corredata del parere favorevole del Dipartimento, unitamente agli accertamenti sanitari elencati nel regolamento ed alla copertura assicurativa, che deve essere accesa a cura degli interessati, deve essere trasmessa a questo Ufficio, che provvederà ad autorizzare il richiedente e ad informare l'Azienda Ospedaliera per la relativa presa d'atto ed al fine di provvedere alla necessaria visita medica.

I dottorandi di ricerca presso cliniche universitarie possono svolgere attività assistenziale necessaria per il raggiungimento degli obiettivi del dottorato di ricerca.