Scheda del Corso di dottorato (XXXVIII Ciclo)

Tipo di dottorato: dottorato di ricerca di Interesse Nazionale

Durata: 3 anni

Accesso: Selezione su Bando

Lingua: Italiana

Modalità didattica: in presenza

Data di inizio presunta: 01/10/2022

Sede: Università degli studi di Bari Aldo Moro

Dipartimento: Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica

Sito web del dottorato: [segue indirizzo]

Coordinatore: Prof.ssa Francesca Romana Recchia Luciani

 

Descrizione del corso: Il programma del dottorato in Gender Studies intende, attraverso un percorso formativo di elevata qualificazione, formare esperti/e altamente qualificati/e nel campo degli Studi di Genere, degli Studi Femministi, dei Queer Studies, degli Studi sulla Maschilità, degli Studi sulla Disabilità, degli Studi sul Razzismo e degli Studi Intersezionali, capaci di analizzare, attraverso un approccio interdisciplinare, le dinamiche di potere basate sul genere e sull’orientamento sessuale (ma anche, in prospettiva intersezionale, su etnia, classe sociale, disabilità, religione, casta, età, nazionalità, specie e altri assi identitari che interagiscono a molteplici livelli, spesso simultanei) che condizionano i processi di formazione delle identità sociali. Il Dottorato associato in Gender Studies, pertanto, promuove la ricerca sui meccanismi attraverso i quali le relazioni di genere riflettono e strutturano asimmetrie di potere e la riflessione sulle modalità attraverso cui i rapporti di forza basati su forme multiple e sovrapposte di dominio, incorporate nelle formazioni sociali, politiche, razziali e culturali, producono dinamiche discriminatorie generando conflitti e violenza.

Curricula attivati: Il Dottorato in Gender Studies è rivolto a laureate/i che intendano dotarsi di conoscenze e competenze indispensabili nei complessi ambiti lavorativi attuali, quali quelli relativi all’adozione di un approccio intersezionale e gender sensitive, sia teorico che applicativo, sia nella dimensione nazionale che internazionale. Gli Atenei associati al dottorato concorrono agli obiettivi del corso, sviluppati nel piano formativo per il percorso triennale, sulla base delle competenze e delle specificità che li caratterizzano, nel rispetto di ciascun apporto scientifico-disciplinare, ma al contempo nel fecondo intreccio tra competenze differenziate per contenuti e metodologie.

 

Sede Amministrativa: Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

Sedi convenzionate:

  1. Università degli Studi di Macerata;
  2. Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

 

Università estere coinvolte

  1. Università Complutense di Madrid;
  2. Bergische Universität Wuppertal;
  3. Ruhr Universiät Bochum;
  4. AEGEE, Thomas More University, Brussel;
  5. Humboldt, University Berlin.

 

Obiettivi: L’obiettivo del dottorato è quello di formare esperti/e che contribuiscano a progettare organizzazioni e strutture sociali, aziendali e di comunità accoglienti e inclusive, elaborando forme di prevenzione della discriminazione, della marginalizzazione, della esclusione, della violenza, in vista della realizzazione di un’effettiva sostenibilità sociale basata sul riconoscimento e la valorizzazione delle differenze. Il corso mira a fornire agli/alle studenti le competenze necessarie per costruire e sviluppare in modo appropriato il loro progetto di ricerca, per adottare metodologie adeguate alla raccolta, l’analisi e l’interpretazione delle fonti e del materiale euristico, per applicare le elaborazioni teoriche a contesti concreti, sia pubblici che privati, anche attraverso la progettazione di buone pratiche. Gli/Le esperti/e formati/e dal Dottorato in Gender Studies saranno in grado di operare sia nell’ambito della ricerca universitaria, sia all’interno della P.A. e delle aziende con profili di eccellenza atti ad elaborare modelli di diversity management capaci di risolvere conflitti di potere, di dominio, identitari e relazionali, che generano discriminazioni e asimmetrie, in modo da promuovere la valorizzazione delle risorse umane in un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso del principio di uguaglianza.

Il progetto formativo prevede una didattica obbligatoria specifica e interdisciplinare e un’offerta di didattica trasversale, che tenga insieme la specificità metodologica degli aspetti disciplinari con un’ampia visione inter- e transdisciplinare. Durante il periodo del dottorato i/le dottorande, saranno fortemente incoraggiate a trascorre almeno un semestre all’estero come parte integrante del loro piano formativo. I/Le tutor accademiche saranno designate dal collegio docenti in conformità con il progetto dottorale. La/Il tutor designato potrà poi proporre una/un cotutor interno o esterno al collegio del dottorato.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti:

Il DIN in Gender Studies risponde pienamente all’esigenza di costruire un rapporto tra la conoscenza prodotta dalla ricerca universitaria e i bisogni formativi dei territori, delle istituzioni e delle imprese su cui insistono le Università consociate. Per questa ragione il Dottorato Nazionale in Gender Studies intende formare:
1) Ricercatori e ricercatrici altamente qualificate in grado di costruire e condurre in forma autonoma progetti di ricerca interdisciplinari nel campo degli Studi di Genere, Studi Femministi, Queer Studies, Studi sulla Maschilità, Studi sulla disabilità e Studi Intersezionali, nell’ambito delle Università italiane e internazionali e dei centri di ricerca pubblici e privati;
2) Profili professionali nelle scienze sociali e psicologiche adatti a diversi contesti (scolastici, aziendali, professionali, familiari) nell'affrontare le questioni legate alla disparità e all’identità di genere, ai processi di apprendimento, alle dinamiche socio-culturali e intergenerazionali ove le questioni identitarie generano conflitti e rischio sociale. 
3) Esperti/e altamente qualificati/e nell’ambito interdisciplinare degli Studi di Genere, Studi Femministi, Queer Studies, Studi sulla Maschilità, Studi sulla disabilità e Studi Intersezionali, che possano svolgere, in contesti occupazionali pubblici e privati, nazionali e internazionali, ruoli innovativi quali quelli di:

- Diversity Manager: figura competente in un management inclusivo e sostenibile delle organizzazioni, dal punto di vista delle non discriminazioni, del benessere psico-fisico e della sicurezza, dell’inclusione; 
- Gender Expert: figura in possesso di una gender expertise – conoscenze, tecniche di impiego e soluzioni – in differenti aree quali istituzioni, governo/governamentalità al fine di definire politiche pubbliche atte a colmare diseguaglianze e asimmetrie di opportunità e di potere;
- Gender Communications Strategy Expert: figura specializzata nel linguaggio e comunicazione gender-sensitive competente nello sviluppo di strategie comunicative inclusive nell’ambito di progetti, processi e politiche pubbliche, in ambito aziendale, della pubblica amministrazione, dei media, nel mondo giudiziario, delle forze dell’ordine e militare (Gender Advisor), in particolare in relazione alla Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite;
- Gender, Inclusion & Communication Specialist: figura specializzata in tecniche dello sviluppo, implementazione e valutazione di una serie di attività atte a inquadrare un approccio inclusivo e di genere al fine di migliorare le opportunità economiche per uomini e donne di tutte le abilità. Una figura con competenze tecniche sull'uguaglianza di genere e sulle strategie di inclusione sociale, capace di fornire il supporto tecnico per attuarle. 
Queste figure professionali risultano particolarmente appetibili per le aziende anche in vista della “Certificazione della parità di genere nelle imprese” (Linee Guida UNI/PdR 125:2022, prevista dal PNRR e delineata con le leggi n. 162 e 234 del 2021), certificazione che mira conseguire il rispetto delle pari opportunità favorendo una maggior partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una riduzione del divario retributivo (il PNRR prevede che entro il 2026 almeno 800 piccole e medie imprese debbano ottenerla e 1.000 aziende dovranno beneficiare delle agevolazioni ad essa collegate).