Scheda del Corso di dottorato (XL Ciclo)

Tipo di dottorato: dottorato di ricerca di Interesse Nazionale

Durata: 3 anni

Accesso: Selezione su Bando

Lingua: Italiana

Modalità didattica: in presenza

Data di inizio presunta: 01/10/2024

Sede: Università degli studi di Bari Aldo Moro

Dipartimento: Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica

Sito web del dottorato: [segue indirizzo]

Coordinatore: Prof.ssa Francesca Romana Recchia Luciani

 

Descrizione del corso: Il programma del dottorato in Gender Studies intende, attraverso un percorso formativo di elevata qualificazione, formare esperti/e altamente qualificati/e nel campo degli Studi di Genere, degli Studi Femministi, dei Queer Studies, degli Studi sulla Maschilità, degli Studi sulla Disabilità, degli Studi sul Razzismo e degli Studi Intersezionali, capaci di analizzare, attraverso un approccio interdisciplinare, le dinamiche di potere basate sul genere e sull’orientamento sessuale (ma anche, in prospettiva intersezionale, su etnia, classe sociale, disabilità, religione, casta, età, nazionalità, specie e altri assi identitari che interagiscono a molteplici livelli, spesso simultanei) che condizionano i processi di formazione delle identità sociali. Il Dottorato associato in Gender Studies, pertanto, promuove la ricerca sui meccanismi attraverso i quali le relazioni di genere riflettono e strutturano asimmetrie di potere e la riflessione sulle modalità attraverso cui i rapporti di forza basati su forme multiple e sovrapposte di dominio, incorporate nelle formazioni sociali, politiche, razziali e culturali, producono dinamiche discriminatorie generando conflitti e violenza.

Curricula attivati: Il DIN in Gender Studies è rivolto a laureate/i che intendano dotarsi di conoscenze e competenze indispensabili nei complessi ambiti lavorativi attuali, quali quelli relativiall’adozione di un approccio intersezionale e gender sensitive, sia teorico che applicativo, sia nella dimensione nazionale che internazionale. Gli Atenei associati al dottorato concorrono agli obiettivi del corso, sviluppati nel piano formativo per il percorso triennale, sulla base delle competenze e delle specificità che li caratterizzano, nel rispetto di ciascun apporto scientifico-disciplinare, ma al contempo nel fecondo intreccio tra competenze differenziate per contenuti e metodologie.

Gli obiettivi formativi comportano l’approfondimento dei seguenti ambiti, corrispondenti ai 4 curricula del dottorato:

  1. Ambito Filosofico-Politologico: all’interno di questo ambito verranno analizzate e approfondite le strutture concettuali, linguistiche e politiche che determinano la discriminazione e la violenza di genere in modo da fornire allo/la studente una solida base di competenze che consenta di comprendere criticamente e di utilizzare gli strumenti teorici fondamentali degli Studi di Genere. In particolare, in questo ambito le attività formative verteranno sullo studio delle teorie fondative dei Gender Studies tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta; sul pensiero femminista e queer a livello globale; sulle teorie della performatività linguistica e sulla loro applicazione al linguaggio corrente con le sue derive sessiste o ispirate a linguaggi d’odio, sia online che offline, sulle politiche dei diritti, sugli studi sulla disabilità, sulle pratiche discriminatorie e sulle strategie di contrasto e prevenzione a discriminazione e violenza di genere, ecc.
  2. Ambito Etico-Giuridico-Economico: all’interno di questo ambito lo/la studente acquisirà un'ampia formazione relativa alla normativa italiana ed europea, alle problematiche etiche sollevate dalle nuove tecnologie e alle questioni economiche legate alla gender equality in una ottica intersezionale. In particolare, le attività formative verteranno sulle pari opportunità, sulle azioni positive, sulla normativa antidiscriminatoria, sull'"algoretica" in ambito digitale, sulla prevenzione e repressione del mobbing, delle molestie e della violenza di genere, sulla conciliazione tra vita lavorativa e familiare ecc.
  3. Ambito Letterario-Artistico-Mediale-Linguistico: all'interno di questo ambito, verranno prese in esame teorie e pratiche letterarie, estetiche, transmediali, transculturali plurilinguistiche che contribuiranno a rileggere il genere nella sue intersezioni con la razza, la classe, la religione, l'etnia, la cittadinanza. Nello specifico, attraverso i framework della Feminist Critical Discourse and Multimodal Analysis, così come del pensiero critico postcoloniale, decoloniale e del femminismo nero, si struttureranno attività formative tali da consentire allo/la studente di saper applicare le teorie e gli approcci acquisiti alla costruzione e all'interpretazione di corpora artistici, performativi, testuali e visuali che pongano al centro la riflessione sulle nuove pratiche discorsive gender-oriented.
  4. Ambito Sociologico-Pedagogico-Psicologico: all’interno di questo ambito la formazione verterà sulla pedagogia di genere, con particolare riferimento all'educazione familiare e a contesti educativi formali per contrastare le discriminazioni di genere in un’ottica intersezionale. Gli aspetti psicologici saranno affrontati in una prospettiva di identità di genere delle sue varie implicazioni cliniche, contestuali, culturali, formative e nell’ambito dei recenti sviluppi tecnologici. L’ambito prevede una focalizzazione dei genders studies nella relazione con le dinamiche sociali strutturali e ri-emergenti, quali la riproduzione delle disuguaglianze, le migrazioni forzate, il transnazionalismo e le nuove cittadinanze, perciò la formazione metodologica dello studente in questo ambito prevede l’acquisizione di competenze specifiche nella costruzione di disegni di ricerca sociale e applicata utilizzabili a sostegno nella deliberazione pubblica e nei processi decisionali organizzativi.

 

Sede Amministrativa: Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

Università convenzionate

  1. Università degli Studi di Macerata;
  2. Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna;
  3. Università degli Studi di Torino;
  4. Università degli Studi di Perugia;
  5. Università del Salento;
  6. Università degli Studi del Molise;
  7. Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
  8. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
  9. Università degli Studi di Salerno;
  10. Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro;
  11. Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”;
  12. Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara;
  13. Università degli Studi di Milano-Bicocca;
  14. Università degli Studi di Napoli Federico II;
  15. Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

 

Università estere coinvolte

New School for Social Research New York;

Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis;

Bergische Universität Wuppertal;

Humboldt University, Berlin.

 

Obiettivi: L’obiettivo del dottorato è quello di formare esperti/e che contribuiscano a progettare organizzazioni e strutture sociali, aziendali e di comunità accoglienti e inclusive, elaborando forme di prevenzione della discriminazione, della marginalizzazione, della esclusione, della violenza, in vista della realizzazione di un’effettiva sostenibilità sociale basata sul riconoscimento e la valorizzazione delle differenze. Il programma interdisciplinare del dottorato è progettato per permettere agli/alle studenti di produrre una ricerca originale che possa dare un contributo significativo al campo dei Gender Studies, sia dal punto di vista teorico dell’elaborazione concettuale, sia dal punto di vista pratico degli esiti applicativi. Il corso mira a fornire agli/alle studenti le competenze necessarie per costruire e sviluppare in modo appropriato il loro progetto di ricerca, per adottare metodologie adeguate alla raccolta, l’analisi e l’interpretazione delle fonti e del materiale euristico, per applicare le elaborazioni teoriche a contesti concreti, sia pubblici che privati, anche attraverso la progettazione di buone pratiche. Il progetto formativo prevede una didattica obbligatoria specifica e interdisciplinare, una scuola estiva e una offerta di didattica trasversale, che tenga insieme la specificità metodologica degli aspetti disciplinari con un’ampia visione interdisciplinare. Durante il periodo del dottorato i/le dottorande, saranno fortemente incoraggiate a trascorre almeno un semestre all’estero come parte integrante del loro piano formativo. I tutor accademici saranno designati dal collegio dei docenti in conformità con il progetto dottorale. Il tutor designato potrà poi proporre un cotutor interno o esterno al collegio del dottorato.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti:

Il DIN in Gender Studies risponde pienamente all’esigenza di costruire un rapporto tra la conoscenza prodotta dalla ricerca universitaria e i bisogni formativi dei territori, delle istituzioni e delle imprese su cui insistono le Università consociate. Per questa ragione il Dottorato Nazionale in Gender Studies intende formare:
1) Ricercatori e ricercatrici altamente qualificate in grado di costruire e condurre in forma autonoma progetti di ricerca interdisciplinari nel campo degli Studi di Genere, Studi Femministi, Queer Studies, Studi sulla Maschilità, Studi sulla disabilità e Studi Intersezionali, nell’ambito delle Università italiane e internazionali e dei centri di ricerca pubblici e privati;
2) Profili professionali nelle scienze sociali e psicologiche adatti a diversi contesti (scolastici, aziendali, professionali, familiari) nell'affrontare le questioni legate alla disparità e all’identità di genere, ai processi di apprendimento, alle dinamiche socio-culturali e intergenerazionali ove le questioni identitarie generano conflitti e rischio sociale. 
3) Esperti/e altamente qualificati/e nell’ambito interdisciplinare degli Studi di Genere, Studi Femministi, Queer Studies, Studi sulla Maschilità, Studi sulla disabilità e Studi Intersezionali, che possano svolgere, in contesti occupazionali pubblici e privati, nazionali e internazionali, ruoli innovativi quali quelli di: 

- Diversity Manager: figura competente in un management inclusivo e sostenibile delle organizzazioni, dal punto di vista delle non discriminazioni, del benessere psico-fisico e della sicurezza, dell’inclusione; 
- Gender Expert: figura in possesso di una gender expertise – conoscenze, tecniche di impiego e soluzioni – in differenti aree quali istituzioni, governo/governamentalità al fine di definire politiche pubbliche atte a colmare diseguaglianze e asimmetrie di opportunità e di potere;
- Gender Communications Strategy Expert: figura specializzata nel linguaggio e comunicazione gender-sensitive competente nello sviluppo di strategie comunicative inclusive nell’ambito di progetti, processi e politiche pubbliche, in ambito aziendale, della pubblica amministrazione, dei media, nel mondo giudiziario, delle forze dell’ordine e militare (Gender Advisor), in particolare in relazione alla Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite;
- Gender, Inclusion & Communication Specialist: figura specializzata in tecniche dello sviluppo, implementazione e valutazione di una serie di attività atte a inquadrare un approccio inclusivo e di genere al fine di migliorare le opportunità economiche per uomini e donne di tutte le abilità. Una figura con competenze tecniche sull'uguaglianza di genere e sulle strategie di inclusione sociale, capace di fornire il supporto tecnico per attuarle. 
Queste figure professionali risultano particolarmente appetibili per le aziende anche in vista della “Certificazione della parità di genere nelle imprese” (Linee Guida UNI/PdR 125:2022, prevista dal PNRR e delineata con le leggi n. 162 e 234 del 2021), certificazione che mira conseguire il rispetto delle pari opportunità favorendo una maggior partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una riduzione del divario retributivo (il PNRR prevede che entro il 2026 almeno 800 piccole e medie imprese debbano ottenerla e 1.000 aziende dovranno beneficiare delle agevolazioni ad essa collegate).