Analisi delle Opinioni Dottorandi e Dottori di Ricerca [ODD]
Sono riportati nell’Allegato 4 i risultati dei questionari sulla soddisfazione dei dottorandi e delle dottorande di ricerca del primo e secondo anno (rispettivamente dei cicli XXXVIII e XXXVII, questionario a) e sulla soddisfazione dei dottori e delle dottoresse di ricerca (questionario b, per cui si è fatto riferimento al ciclo XXXV). Si osservi che i dottorandi del ciclo XXXVI sono quasi tutti in fase di conclusione del corso di dottorato e quindi ad essi non sono stati somministrati i questionari. I questionari sono stati disponibili per la compilazione per 20 giorni. Purtroppo le scadenze legate alla necessità di approvare in Collegio ed in Consiglio di Dipartimento la relazione di esame annuale del dottorato hanno impedito un’ulteriore estensione del periodo di compilazione, di per sè non particolarmente breve. Al questionario hanno risposto 4 studenti del ciclo XXXV e 27 dei cicli XXXVII e XXXVIII. Per aumentare il numero di risposte al questionario dei dottori e dottoresse di ricerca, in futuro il questionario verrà proposto appena dopo l’esame per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca.
Nella valutazione sintetica delle singole domande della rilevazione faremo riferimento a gruppi di domande affini per contenuti. Le domande 1-4 del questionario a e 2-6 del questionario b riguardano l’attività formativa. Le risposte rispecchiano le linee generali del progetto formativo descritto per il ciclo più recente negli Allegati 1 e 2 e discusso nella sezione 2a) di questa relazione. Dalle risposte alle domande 4b (si intende la domanda 4 del questionario b) e 3a si osserva l’aumento per i cicli XXXVII e XXXVIII dei moduli dedicati ad argomenti di taglio interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare. Questa tendenza è frutto di un desiderato cambiamento in questa direzione dell’offerta formativa, ed è rafforzata, per il ciclo appena iniziato, con l’ulteriore aumento di crediti formativi per le competenze trasversali, come descritto nella sezione 2a). Le risposte ai questionari confermano la presenza di una forma di verifica sostanziale per tutti i corsi e cicli di lezioni erogati nell’attività formativa. Viene anche confermata da parte dei fruitori l’erogazione di attività formativa completamente distinta da quella impartita in insegnamenti della magistrale.
Per quanto riguarda l’attività di ricerca e la mobilità, le risposte alle domande 5a-12a e 7b-16b confermano le modalità di monitoraggio dell’attività di ricerca descritte in modo più dettagliato nella sezione 2b), confermano l’attiva partecipazione dei dottorandi a conferenze, convegni all’Italia e all’estero così come descritto con più dettagli nella sezione 2c) e quantitativamente nelle tabelle II e III della SMAD per i cicli XXXVII e XXXVIII. A completamento della risposta alla domanda 9b si osservi l’elevato numero delle pubblicazioni su riviste con peer review, con i dottorandi come autori o coautori e legate al progetto di ricerca del dottorato, che anche emerge dai risultati delle tabelle I, II, III della SMAD ed i relativi commenti nella sezione 2b). La mobilità internazionale risulta alta, così come anche descritto nella sezione 2b) e nella SMAD. Si osserva, nelle risposte alle domande 12b e 8a che in alcuni casi non si è usufruito dell’aumento del 50% per i soggiorni all’estero. Questo è verosimilmente dovuto all’utilizzo di altri fondi di enti di ricerca per coprire le spese relative a tali soggiorni. Vi sono pochi (2) casi in cui il soggiorno all’estero non è stato effettuato in quanto non è stata individuata una struttura opportuna (domanda 9a). Il coordinatore in un prossimo collegio promuoverà l’assistenza a tutti i dottorandi che necessitano supporto per questa scelta.
Dalle risposte alle domande 17b e 13a si evince in quasi tutti i casi la presenza di postazioni per i singoli dottorandi così come previsto dai regolamenti di dipartimento. Si indagherà sui pochi casi in cui le risposte fanno riferimento a postazioni condivise.
Si valutano positivamente le risposte alle domande 16a e 21b che mostrano un incremento delle attività di ricerca che hanno promosso il trasferimento tecnologico alle imprese.
La seconda parte dei questionari contiene valutazioni quantitative su vari aspetti legati alle attività di dottorato. Dalle risposte alle domande 22b-29b e 17a-22a si evince un buon apprezzamento delle attività formative, con un grado di soddisfazione totale maggiore di 7/10. Va ricordato, anche per meglio comprendere le risposte date alle domande 24b, 27b e 19a, che l’offerta formativa è legata soprattutto ad aspetti generali della formazione dei dottorandi e delle dottorande, mentre lo sviluppo della tesi di dottorato, di cui si fa menzione nella domanda, è maggiormente correlato alle attività di ricerca ed alla partecipazione a scuole e convegni internazionali.
Nelle risposte alle domande 30b-34b e 35b-42b si osserva un grado molto alto di apprezzamento per l’attività dei supervisori e per l’attività di ricerca svolta.
Le domande 43b-50b e 23a-26a riguardano le esperienze all’estero, mentre le domande 51b-58b e 27a-30a le esperienze presso istituzioni nazionali. Le risposte mostrano un alto grado di soddisfazione a fine corso di dottorato, con qualche giudizio non ottimale sulla presenza di sufficiente supporto finanziario e logistico per queste esperienze, specialmente all’estero.
Il grado di soddisfazione espresso per le strutture e strumentazioni è alto come si evince dalle risposte alle domande 61b-67b e 33a-37a. Si osserva con piacere un aumento dell’apprezzamento per il lavoro di segreteria, così come per il livello di trasparenza e coinvolgimento (domande 68b-70b e 38a-41a).
Infine si prende atto della valutazione buona del grado di soddisfazione complessiva del corso di dottorato, a fine corso (domanda 73b) e in itinere (domanda 42a).
In conclusione, i punti di forza del Dottorato di Ricerca di Fisica che si possono ricavare dalla precedente analisi riguardano la produttività scientifica, il grado di soddisfazione per l’attività dei supervisori, la disponibilità di risorse per la partecipazione ad eventi che favoriscono la crescita scientifica dei dottorandi, un’attività formativa ben regolamentata e coerente con gli obiettivi del dottorato. Come punti di debolezza, si possono considerare la non elevata disponibilità di fondi di ateneo per i periodi prolungati all’estero, la presenza in pochi casi di posizioni di lavoro condivise, una grado di trasparenza non elevato in relazione alle procedure amministrative.