Sbocchi professionali
TECNICO PER LA GESTIONE DELLE AREE VERDI
funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato è una figura professionale con specifiche conoscenze multidisciplinari sulla gestione del verde urbano, dei parchi e giardini, della forestazione urbana, del verde tecnico, in generale di tutte le aree verdi che interessano prevalentemente l’area urbana e periurbana, con la funzione di assistere i decisori politici, i professionisti, gli operatori economici coinvolti nei processi di trasformazione e sviluppo, con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente antropizzato.
Il tecnico in Gestione delle aree verdi è in grado di svolgere le seguenti funzioni: gestione e progettazione del verde urbano, delle alberature ornamentali, dei parchi e dei giardini, della forestazione urbana; gestione e manutenzione di verde tecnico a livello urbano e periurbano (tetti e pareti verdi, tappeti erbosi); valutazione dei beni immobili, pubblici e privati; difesa del territorio da processi di erosione e dissesto idrogeologico, anche con tecniche di ingegneria naturalistica. È in grado di utilizzare strumenti informatizzati di disegno e rappresentazione del territorio, anche con l’ausilio di droni, nonché di collaborare alla realizzazione di progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana e territoriale.
Competenze associate alla funzione
Il tecnico in Gestione delle aree verdi per svolgere le funzioni sopradescritte deve possedere conoscenze e competenze relativamente alla botanica ambientale, alla selvicoltura, all’economia e diritto ambientale, alla conservazione della biodiversità vegetale, alla conservazione dei suoli, all’entomologia e patologia vegetale, all’estimo generale e ambientale.
Il tecnico in Gestione delle aree verdi, inoltre, deve aver acquisito: capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo; adeguata conoscenza della lingua inglese; capacità comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti, clienti pubblici e/o privati).
Sbocchi occupazionali
• studi professionali che operano nel campo della progettazione delle aree verdi, nella realizzazione di infrastrutture verdi per l’ambiente urbano e periurbano; nell’ambito delle Nature-based solutions; nella creazione di percorsi verdi urbani per attività sportivo-ricreativa e turistica, anche in collaborazione con altre figure professionali;
• aziende che si occupano della gestione e manutenzione del verde ornamentale e tecnico;
• collaborazioni nella progettazione di edifici con impiego di verde tecnico;
• collaborazioni nella progettazione di interventi di difesa da fenomeni di dissesto idrogeologico, anche con tecniche di ingegneria naturalistica;
• collaborazione nelle procedure di valutazione ambientale, nella redazione di piani, programmi e politiche, anche settoriali;
• gestione di sistemi informativi territoriali, programmi di disegno automatico e di rappresentazione digitale di immagini che sono state acquisite mediante droni per l’analisi del territorio;
• libera professione: attività professionale di assistenza tecnica.
Il laureato può sostenere l'esame di stato per l'abilitazione al ruolo di dott. agronomo e forestale junior (sezione B).
TECNICO PER LA GESTIONE DEI BOSCHI E DELLE AREE PROTETTE
funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato è una figura professionale con specifiche conoscenze multidisciplinari relativamente alla gestione dei boschi, del territorio forestale e delle aree protette, con la funzione di assistere i decisori politici, i professionisti, gli operatori economici coinvolti nei processi di trasformazione e sviluppo con particolare attenzione alla sostenibilità nello sviluppo del territorio.
Il tecnico per la gestione dei boschi e delle aree protette è in grado di svolgere, a vari livelli, funzioni relative a: gestione e realizzazione di interventi di rimboschimento; pianificazione ecologica del territorio forestale; interventi relativi alle costruzioni rurali; interventi di conservazione e valorizzazione della biodiversità vegetale e animale; gestione della fauna nell'ambito di aree ad alta valenza ambientale; meccanizzazione delle diverse operazioni per il
territorio forestale; valutazione di beni immobili, pubblici e privati; collaborazione nelle procedure di valutazione di incidenza e di impatto ambientale; collaborazione alla redazione di piani territoriali; interventi di difesa del territorio da processi di dissesto idrogeologico, anche con tecniche di ingegneria naturalistica. Il laureato è un professionista in grado di utilizzare strumenti informatizzati di disegno e rappresentazione del territorio che sono già stati acquisiti anche con il supporto di droni.
Competenze associate alla funzione
Il Tecnico per la gestione dei boschi e delle aree protette per svolgere le funzioni sopradescritte deve possedere conoscenze e competenze relativamente a: conservazione della biodiversità vegetale; gestione, miglioramento e protezione delle risorse ambientali e naturali; tutela della biodiversità floro-faunistica; botanica ambientale, selvicoltura, economia e diritto ambientale, conservazione dei suoli, entomologia e patologia forestale, estimo e politiche
territoriali.
Il tecnico in Gestione delle aree verdi, inoltre, deve aver acquisito capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo e un’adeguata conoscenza della lingua inglese; è dotato di capacità comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti, clienti pubblici e/o privati).
Sbocchi occupazionali
• studi professionali che operano nel campo della progettazione e realizzazione di interventi di rimboschimento, di gestione delle aree protette, di realizzazione di infrastrutture verdi per il territorio, nell’ambito delle Nature-based solutions, anche in collaborazione con altre figure professionali;
• collaborazioni nella progettazione di interventi di difesa da fenomeni di dissesto idrogeologico, anche con tecniche di ingegneria naturalistica;
• collaborazione nelle procedure di valutazione ambientale ed estimo, nella redazione di piani, programmi e politiche, anche settoriali;
• gestione di sistemi informativi territoriali, programmi di disegno automatico, impiego di droni per l’analisi del territorio;
• libera professione: attività professionale di assistenza tecnica.
Il laureato può sostenere l'esame di stato per l'abilitazione al ruolo di dott. agronomo e forestale junior (sezione B).
Il Corso prepara alle professioni:
1. Tecnici agronomi - (3.2.2.1.1)
2. Tecnici forestali - (3.2.2.1.2)