La storia di F.

F. arriva dall'Iraq e del suo paese ha molti ricordi che "vuole condividere”. Parla della famiglia, degli amici, degli studi, delle attività sociali, del paesaggio iracheno, della storia del suo Paese prima e dopo la guerra, della sua fede cristiana molto forte che gli ha consentito, qui in Italia, di avvicinarsi con facilità alla Chiesa, alle attività parrocchiali e dei comboniani che lo hanno molto aiutato ad inserirsi socialmente, oltre a dargli il sostegno per non interrompere il suo cammino spirituale. “Mi hanno dato ospitalità e con loro faccio molte attività”.

A Kirkuk vivono ancora i suoi genitori. Il fratello e le due sorelle sono invece in Norvegia, dove si sono sposati e hanno ottenuto la residenza. Li sente spesso ed è in contatto con loro. Anche lui ha vissuto per 5 anni in Norvegia. Poi ha deciso di venire in Italia. “Perché sono venuto qui? Non so dare una risposta. Sapevo che al Sud si vive bene e costa meno”. Si trova bene: “L’Italia, e soprattutto Bari, sono molto simili al mio paese. La gente è accogliente, ti chiede come stai, non è come nei paesi scandinavi”. 

Si è ben integrato e ha tanti amici italiani ma non sa se rimarrà. “Dipende. Se il mio titolo di studi viene riconosciuto allora potrei e vorrei restare qui”. 

 

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pubblicato il 18/10/2018 ultima modifica 18/10/2018