Come vivo l'Intercultura?

Come vivo l’Intercultura? E’ la domanda che abbiamo rivolto ai nostri borsisti di Come in Uniba, il progetto che consente a 30 universitari di Africa e Sud America di frequentare i corsi dell’Università di Bari. Dal loro punto di vista privilegiato possono aiutarci a comprendere dinamiche e relazioni della società plurale in cui tutti viviamo più o meno consapevolmente. 

Qui, ringraziandolo, pubblichiamo le risposte di Jonathan, studente dell'Universidad Católica Sedes Sapientiae del Perù.

 

Prima di partire, come ti immaginavi l’Italia e gli Italiani? Come li descriveresti oggi?

La immaginavo bella, piena di storia e cultura, con posti importanti, con gente accogliente che vuole condividere la propria esperienza, la propria cultura con gli stranieri. Ma immaginavo anche un’Italia piena di difficoltà nel rapporto sociale con i migranti, e nel lavoro. Tutto questo l'ho potuto sperimentare nel tempo qui in Italia, e ho confermato che tutto è più o meno cosí.

Ti senti accolto? La gente che incontri come ti considera?

Mi sento accolto. Ho vissuto anche l’esperienza di partecipare alla vita comunitaria della chiesa cattolica. Ho conosciuto tante persone e famiglie: abbiamo un bel rapporto. Ora non vogliono che ritorni in Perú ma che rimanga qua!! Lo ripetono ogni volta che ci troviamo in chiesa. Posso dire che ci vogliamo bene, abbiamo condiviso tanto tempo insieme, a casa loro, a pranzo, con le loro famiglie, ci conosciamo a vicenda perché condividiamo le nostre esperienze personali.

Puoi descrivere il tuo rapporto con gli studenti che stai conoscendo a Bari?

Posso dire che ci sono tanti tipi di rapporti. Ci sono ragazzi bravi, educati, contenti anche di conoscere le culture diverse, che vogliono andare via dall’Italia perché qua non vedono un buon futuro e a cui piace la lingua spagnola. Ho trovato anche ragazzi indifferenti o chiusi che non volevano conoscere uno straniero. C’è di tutto, ma è cosí in tutto il mondo, é normale.

Quale contributo dà questa esperienza interculturale alla tua carriera universitaria?

Non é la prima volta che esco dal mio Paese, ma posso dire che sempre, sempre, queste esperienze ti aprono gli orizzonti, gli occhi, ti mettono davanti a una realtà totalmente nuova che ti fa crescere come persona, come professionista e ti permettono di esprimerti consapevolmente e con maggiore saggezza, ti aprono la mente e ti danno la voglia di andare avanti perchè ci sono sempre cose nuove da conoscere.

Cosa ti ha spinto a partire? Pensi di essere cambiato con questa esperienza?

Mi ha spinto il desiderio di conoscere l’Europa, specialmente l’Italia. Nella mia famiglia c’è sangue italiano. Il mio bisnonno si chiamava Ricardo Ismodes Panizzo, era di origini milanesi. Ho quindi sempre avuto il desiderio di venire in Italia, e mi ha capitato grazie agli studi, e sono contento. Ovviamente sono cambiato: ogni esperienza nuova fa diventare nuovo anche me.

Un’esperienza interculturale nel tuo curriculum può avere un valore competitivo?

Certo, penso che tutti sappiamo che le esperienze interculturali apportano un plus nella vita professionale.

Sono più le differenze o i punti di contatto tra la tua cultura e quella italiana?

Penso che la cultura latina ci accomuni nelle stesse visione, ma i valori sono diversi. In Perù non abbiamo ancora perso le nostre radici, le nostre tradizioni, resistiamo ancora alle ideologie che attentano alla famiglia, all’educazione, al matrimonio, ai figli. Invece in Italia vedo che c’è un combattimento in corso, per non perdere quello che ancora c’é.

Torneresti in italia? Vorresti continuare a studiare o a lavorare qui?

Mi piacerebbe, per studiare e fare qualche esperienza di lavoro ma solo per un periodo. 

E' difficile essere uno straniero in Italia?

Se uno ha sicurezza e un progetto concreto da seguire, non è difficile. 

Come giudichi questo incontro culturale?

Bello, sempre bello. L’Italia ha tanta storia tra le sue mura, le sue strade ecc. Io sono soddisfatto di questa esperienza.

Che opportunità ti sta dando Come in Uniba?

Educazione dentro la cultura, opportunità di crescere professionalmente e godere della cultura italiana. Scambiare esperienze con le persone che mi circondano ogni giorno.

Approfitto per ringraziare l’Università di Bari, per questa opportunità così grade. La terrò sempre presente nella mia vita. GRAZIE TANTE. 

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pubblicato il 29/05/2018 ultima modifica 09/05/2022