Cervelli in fuga per contribuire allo sviluppo del proprio Paese

Un rapporto del Centro studi di Confindustria ha calcolato che sono 25.000 i laureati italiani che solo nel 2016 hanno fatto le valigie e varcato i confini nazionali alla ricerca di un'occupazione adeguata a studi, attitudini e ambizioni. 

La fuoriuscita per motivi di studio è un'occasione formativa importantissima, e non a caso sono sempre di più gli studenti che scelgono di studiare all’estero. Ma l'esperienza può trasformarsi in una situazione allarmante per l'occupazione nazionale, visto che molto spesso i ragazzi trasformano la permanenza all'estero in emigrazione stabile. E questo abbassa il potenziale di crescita del Paese.

Estefani, che studia alla Universidad Catolica Sedes Sapientiae di Lima, ha invece le idee chiare dopo il suo semestre all'Università di Bari con la borsa di studio intercontinentale Come In Uniba: "In Perú non abbiamo i corsi che ho seguito qui. Quindi, tutto quello che sto imparando in Italia, lo porteró in Perú e cosí potró contribuire allo sviluppo del mio Paese".


Prima di partire, come ti immaginavi l’Italia e gli Italiani? Come li descriveresti oggi?

Prima di partire, ero molto contenta perché mi avevano detto che l'Italia era molto bella, gli italiani gentilissimi, e cosa piú importante, che non c'era molto traffico! Io devo dire che tutto questo é vero perché appena sono arrivata gli italiani mi hanno aiutato ad arrivare a Bari con tutte le mie valigie, anche a trovare il treno o a prendere il pullman giusto.

Ti senti accolto? La gente che incontri come ti considera?

Sí, sono felice per tutto quello che la tutor che ci ha seguito ha predisposto per noi insieme a tutto il personale del CAP e alle varie persone incaricate di questo progetto.

La gente che ho trovato, e che adesso sono i miei amici, mi considerano e mi dicono che sono una buona persona, divertente e sempre sorridente.

Puoi descrivere il tuo rapporto con gli studenti che stai conoscendo a Bari?

Gli studenti italiani mi hanno aiutato molto e di questo ne sono grata. Specialmente quando non sapevo arrivare in un'aula o quando mi sono persa per le strade di Bari.

Quale contributo dà questa esperienza interculturale alla tua carriera universitaria?

In Perú non abbiamo i corsi che ho seguito qui. Quindi, tutto quello che sto imparando in Italia, lo porteró in Perú e cosí potró contribuire allo sviluppo del mio Paese

Cosa ti ha spinto a partire? Pensi di essere cambiato con questa esperienza?

L'opportunitá di conoscere una nuova cultura e una nuova tradizione. Prima
di venire qui, avevo letto che in Italia la mia professione di terapista fisica é piú sviluppata quindi per me questa é una grande opportunitá.

Un’esperienza interculturale nel tuo curriculum può avere un valore competitivo?

Sì, questa opportunitá é molto importante ma lo è per qualsiasi carriera e corso universitario.

Ci sono più differenze o punti di contatto tra la tua cultura e quella italiana? 

Sono un po' diverse ma tutte e due sono culture molto belle.

Torneresti in Italia? Ti piacerebbe continuare a studiare o lavorare qui?

Mi piacerebbe tornare per lavorare e per continuare a studiare perché qui é tutto piú organizzato.

È difficile essere straniero in Italia?

Sí é molto difficile innanzitutto perché qui non c'é la mia lingua e qualche volta gli altri 
ragazzi non sono riusciti a capirmi. 

Come giudichi questo incontro culturale? 

Da 1 a 10 io dico 10!! Ho conosciuto tante persone gentili e belle. Soprattutto sono molto grata per l'opportunitá avuta.

Che opportunità ti sta dando Come in Uniba? 

L'opportunitá di imparare tante nuove cose da portare nel mio Paese.

All rights reserved

Azioni sul documento

pubblicato il 24/07/2018 ultima modifica 24/07/2018