Roma e la sanità “a portata di autobus”: una ricerca innovativa di UniBa svela le disuguaglianze nell’accesso ai servizi ospedalieri
Un team di ricerca dell’Università di Bari propone nuovi strumenti per migliorare l’equità urbana nell’accesso ai servizi sanitari e la pianificazione sostenibile dei trasporti nella Capitale.
Bari, 7 luglio 2025 – La rivista Scientific Reports del gruppo editoriale Nature ha appena pubblicato lo studio “Analyzing the accessibility of Rome’s healthcare services via public transportation: a complex network approach” in cui un gruppo di ricerca costituito da economisti e da fisici dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha analizzato l’accessibilità ai servizi sanitari nella città di Roma attraverso il trasporto pubblico, con l’obiettivo di individuare le aree più penalizzate e fornire strumenti pratici per migliorare la mobilità urbana e la coesione sociale.
Roma, come molte metropoli europee, presenta una forte eterogeneità territoriale: se alcune zone sono ben collegate ai principali servizi pubblici altre, in particolare nelle aree periferiche nord-orientali e meridionali, risultano difficili da raggiungere per chi si affida al trasporto pubblico.
La ricerca evidenzia, in particolare, come le disuguaglianze nell’accesso agli ospedali non dipendano solo dalla distanza ma anche dalla distribuzione irregolare dei servizi e dalla qualità dei collegamenti esistenti.
Lo studio è stato coordinato dalla prof.ssa Angela Stefania Bergantino del Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa (DEMDI) e responsabile del Laboratorio di Economia Applicata (LEA) e dal prof. Roberto Bellotti, Direttore del Dipartimento Interateneo di Fisica. Completano il gruppo di lavoro Loredana Bellantuono, Alessandro Gardelli, Mario Intini, Niloofar Kheirkhahan e Gianluca Monturano.
Lo studio si inserisce nell’ambito delle attività del Progetto GRINS (Growing Resilient, Inclusive and Sustainable), finanziato dal PNRR, che la prof.ssa Bergantino coordina in qualità di Responsabile dello Spoke 7 sulla Territorial Sustainability, incentrato sulla comprensione e la promozione della resilienza territoriale e della sostenibilità ambientale e socio-economica dei territori.
In questo nuovo studio, i ricercatori hanno sviluppato un modello di rete spaziale che integra open data relativi alla disponibilità dei servizi di trasporto pubblico e ai tempi di percorrenza reali, misure di centralità di rete che identificano i nodi cruciali del trasporto pubblico, e informazioni sulla tipologia di strutture sanitarie e servizi erogati.
Il risultato è una mappa dell’accessibilità della città di Roma ai servizi sanitari da cui si evince una frammentazione urbana profonda, che rischia di colpire in particolare le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani non automuniti, tra i principali fruitori dei servizi di trasporto pubblico per l’accesso alle strutture ospedaliere.
I risultati dello studio alimentano una piattaforma open source, consultabile e replicabile, che consente alle amministrazioni locali di simulare scenari e valutare l’impatto di nuove linee o di interventi mirati sul sistema di trasporto pubblico.
Gli strumenti sviluppati in questo studio potranno trovare impiego nella progettazione delle politiche urbane, in particolare nel campo della mobilità sostenibile e della sanità pubblica.
Un approccio integrato, capace di leggere il territorio con strumenti scientifici, può fare la differenza nel garantire pari opportunità di accesso ai servizi fondamentali.
Questo studio rappresenta un importante passo in avanti nello sviluppo di metodi di Artificial Intelligence for Social Good per supportare politiche pubbliche più eque, trasparenti e basate su approcci data-driven.
La metodologia proposta in questo studio è replicabile in altri contesti urbani, in Italia e all’estero, e costituisce una base metodologica solida per affrontare sfide cruciali come l’invecchiamento della popolazione, l’inclusione sociale, la transizione ecologica e la sostenibilità territoriale.