Contrastare con più efficacia la farmaco-resistenza delle cellule tumorali bloccando l’acido lattico

31 gennaio 2025

I risultati di una nuova ricerca scientifica, coordinata dal prof. Antonio Mazzocca, ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell'Università di Bari, potrebbero aprire la strada a un approccio innovativo per contrastare uno dei problemi più importanti nella lotta contro il cancro: la resistenza ai farmaci.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Physiology - Cell Physiology. Il team di ricerca ha focalizzato l'attenzione sull'effetto Warburg, un fenomeno biochimico che descrive la tendenza delle cellule tumorali a produrre acido lattico, attraverso un vero e proprio processo di fermentazione. Questo meccanismo, che comporta una riduzione dell'efficienza della respirazione cellulare mitocondriale, è alla base della resistenza che molte cellule tumorali sviluppano verso trattamenti con farmaci antineoplastici.

Il lavoro del professor Mazzocca ha identificato che questa alterazione mitocondriale, in particolare la modifica della cardiolipina, un componente cruciale della membrana mitocondriale, gioca un ruolo rilevante nella resistenza ai farmaci. L’acido lattico, prodotto in eccesso durante la fermentazione, blocca la respirazione cellulare, rendendo le cellule tumorali più “robuste” biologicamente e meno vulnerabili agli effetti dei trattamenti farmacologici.

Il team di Mazzocca ha scoperto che, inibendo la produzione di acido lattico e potenziando la respirazione mitocondriale, è possibile ripristinare la sensibilità delle cellule tumorali ai farmaci.

Questo approccio potrebbe rappresentare una promettente strategia per contrastare la resistenza ai farmaci, uno degli ostacoli principali per il successo delle terapie antitumorali. I risultati della ricerca sono in linea con la SETOC (teoria sistemico-evoluzionistica sull'origine del cancro) proposta dallo stesso Mazzocca che suggerisce che i tumori sfruttano antichi meccanismi biologici, simili a quelli di batteri e lieviti, per adattarsi a condizioni microambientali sfavorevoli, come per esempio in caso di infiammazioni croniche. Un approfondimento della SETOC è disponibile al seguente indirizzo: https://molmed.biomedcentral.com/articles/10.1186/s10020-025-01069-w

Trovate la ricerca al seguente indirizzo: https://journals.physiology.org/doi/abs/10.1152/ajpcell.00538.2024

pubblicato il 31/01/2025 ultima modifica 31/01/2025 scaduto

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