Presentato Comitato Etico per la Ricerca
E’ stato presentato oggi presso la Sala del Rettorato, I piano Palazzo Ateneo, il Comitato Etico per la Ricerca.
Il Comitato Etico (CER) sarà deputato a fornire pareri e valutazioni di conformità etica su progetti e protocolli di ricerca in tutti gli ambiti che coinvolgano essere viventi, ad eccezione di quelli per legge riservati ai comitati etici di altri enti, in particolare quelli clinici o per la sperimentazione clinico-farmacologica (Comitati di bioetica) e quelli sul benessere animale (OPBA).
Sono intervenuti il Rettore Stefano Bronzini, il Direttore Generale Gaetano Prudente, la prof.ssa Francesca Vessia, delegata del Rettore alla Presidenza del Comitato, la prof.ssa Maria Francesca Costabile, Presidente della Commissione di Ateneo per la stesura del Regolamento CER, la dirigente dell’Area Ricerca Terza Missione e Internazionalizzazione dott.ssa Adriana Agrimi e i componenti del Comitato.
L’intento è di promuovere pratiche responsabili nel campo della ricerca per migliorare la qualità e l’affidabilità delle attività scientifiche. Il Comitato Etico, c.d. CER, sarà deputato a fornire pareri e valutazioni di conformità etica su progetti e protocolli di ricerca in tutti gli ambiti che coinvolgano essere viventi, ad eccezione di quelli per legge riservati ai comitati etici di altri enti, in particolare quelli clinici o per la sperimentazione clinico-farmacologica (Comitati di bioetica) e quelli sul benessere animale (OPBA).
Il servizio sarà rivolto ai responsabili scientifici della ricerca, alle strutture direttamente interessate e agli organi di governo di UNIBA nonché ai ricercatori e docenti di altri Atenei italiani, per assicurare che la ricerca venga svolta in accordo con i principi etici implementati nella normativa internazionale, eurounitaria e nazionale. L’intento è di promuovere pratiche responsabili nel campo della ricerca per migliorare la qualità e l’affidabilità delle attività scientifiche.
Fino ad oggi nessun atto legislativo (europeo o nazionale) ha mai imposto, oltre la soglia della mera raccomandazione, l’obbligo di valutazione preventiva di un progetto di ricerca ad un CER; pertanto, il regolamento lascia alla scelta volontaria del Responsabile scientifico di un gruppo di ricerca l’opzione di accesso o meno a tale processo valutativo. Nondimeno, nelle prassi accademiche tra le riviste scientifiche di classe A, in alcuni settori disciplinari, sono sempre più frequenti situazioni in cui si richiede l’acquisizione di un parere proveniente da un CER come requisito di accesso al referaggio di un articolo scientifico che riporti uno studio che coinvolga esseri viventi, e nella stessa direzione sembra muoversi il legislatore europeo per i progetti Horizon. Pertanto, l’istituzione del CER costituisce una scelta anticipatoria rispetto a successivi atti normativi che ci si aspetta, nel breve periodo, possano imporre un vero e proprio obbligo di rilascio delle valutazioni etiche preventive su studi e progetti di ricerca.