Approcci matematico-computazionali per fare luce sul linfoma della zona grigia
Uno studio per provare a fare chiarezza sul linfoma della zona grigia è stato condotto da un gruppo interdisciplinare che include le ricercatrici del gruppo Mi𝛿As – Mathematics in Data Analysis, del Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, coordinate dalla prof.ssa Nicoletta Del Buono, e un gruppo di medici e biologi dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, coordinati dal dottor Attilio Guarini e dal dottor Sabino Ciavarella, rispettivamente direttore dell’Unità Operativa di Ematologia e responsabile del Laboratorio di Diagnostica Ematologica e Terapia Cellulare.
Le ricerche condotte hanno riguardato il miglioramento della diagnosi del linfoma mediastinico della zona grigia, come descritto da un articolo pubblicato su Haematologica Journal (IF 10.1), rivista scientifica di caratura internazionale, edita dalla casa editrice Ferrata Storti.
La pubblicazione reca come primo nome quello di Grazia Gargano, dottoressa in Matematica dell’Università di Bari Aldo Moro i cui studi di dottorato hanno ricevuto il supporto di una borsa di studio interamente finanziata dall’Unità Operativa di Ematologia dell’Istituto “Giovanni Paolo II”, in convenzione con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Bari Aldo Moro.
L’articolo scientifico è l’ultimo risultato di una collaborazione che è in corso da diversi anni, animata dalla convinzione che i successi della medicina odierna debbano basarsi, fra le altre cose, sull’integrazione di conoscenze medico-biologiche attraverso l’utilizzo del linguaggio matematico.
In tal senso, l’analisi dei dati, l’utilizzo di approcci matematici per l’estrazione di conoscenza interpretabile e il suo uso a supporto della pratica medica costituiscono tappe fondamentali per il progresso in ambito oncologico. Con il termine “linfoma” si identificano diversi tipi di tumore che prendono origine dalle cellule (linfociti) delle ghiandole linfatiche (linfonodi) e si diffondono attraverso il sangue e/o i vasi linfatici ad altri linfonodi o ad altri organi.
Tra i linfomi rari esiste un sottotipo denominato “linfoma mediastinico della zona grigia”, che si presenta con caratteristiche intermedie e discordanti tra il linfoma di Hodgkin e il linfoma non-Hodgkin primitivo del mediastino. Le difficoltà di una corretta identificazione portano a una elevata frequenza di riclassificazione diagnostica e a scarsi esiti terapeutici per i pazienti.
Il lavoro condotto dalle ricercatrici e dai ricercatori baresi, in particolare, punta alla combinazione di approcci matematici innovativi e di analisi matematico-statistiche che, applicate a dati pubblici di trascrizione genica, hanno consentito di identificare un pannello ristretto di 168 geni, correlati sia alle cellule tumorali che a quelle immunitarie che le circondano, in grado di esibire un’elevata capacità discriminativa a tutto vantaggio del supporto diagnostico.
La ricerca, inoltre, si prefigge di sviluppare (in futuro) uno strumento pratico che, sulla base delle caratteristiche geniche e molecolari dei pazienti affetti da linfoma, possa facilitarne la stratificazione diagnostica e guidare il trattamento ottimale dei linfomi della zona grigia. “Lo sviluppo di nuovi approcci matematici per lo studio di patologie tumorali” – affermano la Dottoressa Gargano e la Professoressa Del Buono – “consente di fornire un supporto decisionale ai patologi nella definizione della diagnosi istologica e, di conseguenza, ai medici nella scelta della terapia più idonea da adottare per ogni paziente.
La Matematica ci permette di affrontare problemi complessi con logica e precisione, affinando il nostro pensiero critico e stabilendo un linguaggio universale utile in ogni ambito scientifico”.
dott.ssa Grazia Gargano