Impatto dei cibi ultraprocessati e uso dell' intelligenza artificiale per la predizione del ruolo delle molecole del cibo sulla nostra salute
In questa settimana si è tenuta presso il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari la prima parte del researcher visiting della prof.ssa Giulia Menichetti della Harvard Medical School di Boston (USA) su invito della prof.ssa Sabina Tangaro sul tema dell’impatto dei cibi ultraprocessati sulla salute, tema di fondamentale importanza per la nostra Università e per il territorio.
Da fine del 2016 la prof.ssa Menichetti è a capo di un progetto fra Harvard e Northeastern University di Boston che si chiama foodoma che mira a mappare la complessità chimica degli alimenti ed il suo ruolo nella salute umana con metodologie analitiche e computazionali tipiche dei farmaci (scienze delle reti, intelligenza artificiale), e sviluppando strategie intervento dalla medicina/nutrizione personalizzata agli interventi di salute pubblica.
L’iniziativa è sinergica al progetto METROFOOD-IT (www.metrofood.it ) coordinato dalla Prof.ssa Sabina Tangaro e che vede coinvolti i due Dipartimenti di Eccellenza UNIBA, il Dipartimento di Fisica, diretto dal Prof. Roberto Bellotti, e il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, diretto dalla Prof.ssa Maria De Angelis.
Il progetto METROFOOD-IT (www.metrofood.it) è un progetto finanziato da Ministero dell’Università e della Ricerca sui fondi PNRR e ha l’obiettivo di supportare la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare fornendo servizi integrati, accelerando la digitalizzazione dei sistemi agroalimentari e la loro efficienza, la tracciabilità e la sostenibilità e promuovendo l’affidabilità di prodotti e processi e delle informazioni fornite ai cittadini, alle autorità locali ed a tutti gli stakeholders dei sistemi agroalimentari.
Uno degli obiettivi di questa collaborazione è la quantificazione di come le abitudini culinarie e cibi tradizionali stanno cambiando, in particolare con l'introduzione di cibo ultra processato, che sembra affliggere in particolare i nostri bambini e ragazzi. Infatti secondo le Nazioni Unite, nel 2016 nella fascia 5-9 anni l'italia si posizionava prima in Europa per sovrappeso, e 12esima nel mondo dopo gli Stati Uniti.
A conclusione di questa settimana di studio e ricerca, venerdì 30 giugno, si è tenuto un interessante seminario sul tema "Scienza delle reti e intelligenza artificiale per la predizione del ruolo delle molecole del cibo nella nostra salute". Il talk è stato tenuto alla professoressa Giulia Menichetti che ha condiviso i risultati della sua innovativa ricerca.
Durante l'evento, sono stati affrontati temi di grande rilevanza nel campo della scienza alimentare e della salute, evidenziando come i modelli fisico-matematici basati sulle reti complesse e sull'intelligenza artificiale possano contribuire significativamente alla comprensione del ruolo delle molecole del cibo con il nostro organismo.
Ogni molecola ha una sua struttura chimica unica e può influenzare il nostro metabolismo, fornire nutrienti essenziali, svolgere funzioni biologiche specifiche, modificare il nostro microbioma e avere effetti sulla nostra salute. Le interazioni delle molecole del cibo con il nostro organismo possono essere studiate attraverso la network medicine all'interno di reti biologiche che coinvolgono molteplici livelli di complessità, come le interazioni tra geni, proteine e metaboliti. Attraverso l'analisi delle reti biologiche, la network medicine cerca di comprendere come le molecole del cibo possono influenzare la regolazione genica, le vie metaboliche e le interazioni tra diverse componenti biologiche nel nostro organismo.
Questo approccio può contribuire alla comprensione dei meccanismi sottostanti delle interazioni tra le molecole del cibo e la salute, a identificare nuovi target terapeutici e strategie di prevenzione, nonché a programmare interventi di salute pubblica.