Automazione e digitalizzazione nei servizi: adozione tecnologica e trasformazioni del lavoro
Martedì 29 novembre 2022 con inizio alle ore 9.00 nella sala «A. Leogrande» del Centro Polifunzionale Studenti dell' Università degli Studi di Bari Aldo Moro verranno presentati i risultati del progetto di ricerca ‘Case studies of Automation in Services’ svolto dal consorzio di ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna e del Dipartimento di Economia e Comunicazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il progetto di ricerca è stato realizzato per conto del Joint Research Center della Commissione Europea e risponde all’esigenza di esplorare la complessità tecnologica che è alla base dell'automazione, e in particolare gli impatti su organizzazione, qualità del lavoro e occupazione. Attraverso l'analisi qualitativa di oltre 50 interviste a responsabili delle risorse umane, tecnici informatici, lavoratori/lavoratrici e delegati sindacali, il report di ricerca racconta quali sono i principali cambiamenti verificatisi in alcune aziende italiane che hanno adottato artefatti tecnologici potenzialmente in grado di incidere sulle mansioni lavorative attraverso l'automazione dei processi lavorativi. L'analisi delle interviste, integrata da visite alle aziende, evidenzia che finora non è in atto un processo di sostituzione dei lavoratori e delle lavoratrici dovuto all'adozione di tecnologie di automazione, mentre appaiono più diffuse le riconfigurazioni delle mansioni e dell'organizzazione.
Tra gli stabilimenti si riscontra una grande eterogeneità negli esiti del cambiamento tecnologico sull’organizzazione del lavoro dovuta in larga parte alla tipologia di prodotto/servizio, alle capacità tecnologico organizzative dell’impresa e al tipo di orientamento strategico rispetto all'adozione tecnologica. Questi elementi influenzano anche i driver e gli ostacoli dell'adozione tecnologica. Nel complesso, l'analisi conferma la complessità di automatizzare fasi di lavoro a ‘basso valore aggiunto’: il lavoro umano rimane fondamentale nella conduzione di attività che richiedono flessibilità e adattabilità. Emerge inoltre un modesto coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici e delle rispettive rappresentanze sindacali nelle scelte di adozione tecnologica.
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