Soft Skills per integrarsi nel mondo del lavoro. L’Università di Bari valuta online le competenze dei rifugiati: aperte le candidature al progetto ‘Dimicome’

L’Università di Bari in risposta alla crisi raddoppia i progetti di integrazione dei rifugiati e dà avvio alla campagna di adesioni per offrire a 40 rifugiati la valutazione online delle proprie soft skills, utili al mondo del lavoro”.

Lo ha dichiarato il Magnifico Rettore Stefano Bronzini che nell’ambito delle iniziative promosse per la Linea di Azione di Ateneo a sostegno dei rifugiati, ha sostenuto l’adesione al progetto DIMICOME “Diversity Management e Integrazione: Competenze dei Migranti nel mercato del lavoro”, di cui l’Ateneo barese è partner insieme alla Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità ISMU di Milano, capofila dell’iniziativa finanziata dal Ministero dell’Interno.

Il Centro di Apprendimento Permanente, che promuove processi di certificazione e accreditamento delle competenze acquisite in contesti formali ed informali, intende promuovere l'integrazione economica e sociale dei rifugiati attraverso la valorizzazione delle competenze, con particolare riguardo alle soft skills legate all’esperienza migratoria, massimizzandone l’impatto positivo sulla competitività aziendale.

IL SERVIZIO DI VALUTAZIONE DELLE SOFT SKILLS

Attraverso interviste online e telefoniche, 40 beneficiari di protezione internazionale o sussidiaria o titolari di permessi per motivi umanitari, di età compresa tra i 18 ed i 64 anni, saranno coinvolti in un percorso a distanza che si articolerà in quattro fasi: accoglienza, identificazione, valutazione e restituzione.

Durante le prime due fasi si procederà alla raccolta di informazioni utili alla ricostruzione dell'esperienza di vita formativa, professionale ed extra-lavorativa, con particolare attenzione agli apprendimenti acquisiti in contesti formali (titoli di studio pregressi) e non formali (esperienze professionalizzanti). La terza fase prevede una valutazione accurata delle competenze emerse ad opera di psicologi del lavoro e dello staff del C.A.P di Uniba, a seguito della quale verrà elaborato il “Folder delle Competenze”, ovvero un documento che illustra le competenze del candidato. La quarta fase corrisponde alla consegna del Folder personalizzato che potrà essere allegato al cv per rendere evidenti quelle caratteristiche personali che entrano in gioco in ambiente lavorativo e che sono essenziali per trasformare una conoscenza in comportamento funzionale all’impiego.

Questa procedura sperimentale – spiega la presidente del C.A.P. di Uniba Fausta Scardigno - potrà dotare 40 rifugiati di un portfolio delle soft skills  per spendibilità nel mondo del lavoro e nelle imprese che hanno una particolare attenzione al diversity management. Attraverso il percorso di valutazione sarà promossa tra i beneficiari di protezione la consapevolezza del valore delle capacità sviluppate nel corso della vita, come può essere l’attitudine al team-working o la gestione dello stress, agevolando la propria integrazione sociale ed economica. Naturalmente, anche i nostri studenti con protezione internazionale e immatricolati presso la nostra Università potranno ottenere questa ulteriore chance di integrazione, in linea con le azioni a sostegno dei rifugiati promosse dal nostro Ateneo”.

Per candidarsi sarà sufficiente inviare una mail entro e non oltre giovedì 30 aprile a: sportello.cap@uniba.it indicando il proprio stato di rifugiato, di beneficiario di protezione internazionale o sussidiaria, di permessi per motivi umanitari, l’età e un recapito (è sufficiente anche solo l’indirizzo mail) per essere ricontattato. Nell’oggetto della mail inserire: CANDIDATURA PROGETTO FAMI - DIMICOME

 

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pubblicato il 20/04/2020 ultima modifica 09/05/2022