L’Università di Bari Aldo Moro tra le Università europee della “Maxipac Procedure” per l’inclusione dei rifugiati nell’Higher Education - 11 febbraio 2022

Simposio internazionale al Centro Polifunzionale Studenti

L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ospiterà l’11 febbraio, a partire dalle ore 11 presso il Centro Polifunzionale studenti in Piazza Cesare Battisti, il Simposio Internazionale del progetto europeo Maxipac (Maximizing Previously Acquired Competences) che sperimenta l’adozione di una procedura uniforme delle Università Inclusive europee per massimizzare i livelli di inclusione e integrazione accademica dei rifugiati nell’ Higher Education.

Il progetto (http://www.maxipac.eu/) ha già previsto un training in Belgio presso la Thomas More University con la partecipazione dei docenti afferenti al Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Ateneo barese, del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione e del C.A.P., il Centro per l’Apprendimento Permanente (www.uniba.it/centri/cap), da anni impegnato sul fronte dell’inclusione accademica dei rifugiati e delle persone con background migratorio.

Il Simposio “Higher Education and Inclusive Universities: the Challenge of the Academic Integration for Migrants and Refugees” ospiterà nella sessione mattutina gli interventi internazionali dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni OIM, e proseguirà con la sessione pomeridiana a cura delle università del network europeo, con gli interventi di docenti e ricercatori delle istituzioni di ricerca del Belgio, della Grecia, della Finlandia e della AEGEE.

Il Simposio si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari che ha previsto una specifica linea di azione di Ateneo per le iniziative di integrazione accademica dei rifugiati. Il Magnifico Rettore Stefano Bronzini ha dichiarato: “Siamo pronti per scambiare le nostre pratiche di inclusione accademica dei rifugiati con altre università europee che condividono con noi l’importanza di internazionalizzare in ottica inclusiva. Questa iniziativa ci sprona a continuare ad essere in prima linea su questi temi, perché nessuno dei nostri studenti e delle nostre studentesse resti indietro”.

Il progetto troverà la prima sperimentazione della “Procedura Maxipac” presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica e il Direttore Prof. Paolo Ponzio, Delegato del Magnifico Rettore alla gestione del progetto ha dichiarato: “L’innovazione umanistica non può non essere inclusiva. Il Dipartimento Dirium intende valorizzare attraverso questo network internazionale, i percorsi di integrazione accademica dei rifugiati. Sono studenti internazionali che nel nostro Dipartimento troveranno sempre un sostegno qualificato per il loro percorso di riuscita accademica”.

A progettare e realizzare l’iniziativa internazionale anche i partner locali dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari e di Casa delle Culture di Bari, con cui da anni si è consolidata l’esperienza di rete con l’Università di Bari, come per i Corridoi Universitari promossi da UNHCR.

Ringrazio l’Università di Bari – ha detto l’Assessora al Welfare Francesca Bottalico - che è sempre propositiva e sensibile rispetto a queste iniziative di inclusione e sottolineo quanto sia importante la collaborazione fra il mondo della formazione, la comunità e la rete territoriale perché è necessario avere un orizzonte alto senza tuttavia perdere di vista la dimensione quotidiana e sociale dell’integrazione, come dimostra anche l’esperienza sviluppata a Bari da Casa delle Culture”.

 

Azioni sul documento

pubblicato il 11/02/2022 ultima modifica 09/05/2022