Il Cap e le pratiche di educazione degli adulti: webinair Aspettando Educa - 13 novembre 2020
L’emergenza sanitaria che per lunghi mesi ha reso lo spazio domestico luogo esclusivo di vita, ha imposto a bambini e ragazzi e ai loro genitori di rivedere tempi e contesti delle loro relazioni. Allo stesso modo insegnanti ed educatori sono stati chiamati a ripensare, senza il tempo di prepararsi, il loro compito formativo ed educativo. Scuole e servizi educativi basati sulla presenza fisica e la socializzazione, sono diventati spazi inaccessibili nella forma tradizionale provocando in tante famiglie disorientamento e fatiche inedite. Durante il lockdown e oltre, molti insegnanti ed educatori, istituzioni, enti culturali e centri di ricerca si sono adoperati per fronteggiare l’emergenza e creare nuove forme di vicinanza educativa, un’inedita prossimità nella cura e nella didattica, sperimentando nuovi strumenti e nuovi metodi. Fonti che, nonostante l’apparente democraticità della rete, sono rimaste inaccessibili per una parte di bambini e ragazzi e le loro famiglie, acuendo, se non generando ex novo, nuove distanze sociali che rischiano di pesare sul futuro delle comunità. Oggi ancora immersi in questa esperienza radicale creata dal Covid 19, proviamo a capire quali sono i rischi e quali le opportunità educative per costruire l’educazione del futuro. in collaborazione con Fondazione Franco Demarchi, RUIAP – Rete Universitaria per l’Apprendimento Permanente, Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento ed all’Università di Trento. Modera Francesca Rapanà con le conclusioni di Marcella Milana e Piergiorgio Reggio. Le esperienze territoriali di educazione degli adulti costituiscono un patrimonio ingente che richiede, a più di 100 anni dalla nascita delle prime Università popolari, uno sforzo di rivitalizzazione. Attraverso testimonianze di esperienze territoriali differenti si proveranno ad individuare quali siano in una prospettiva di educazione permanente, le specificità dei processi di apprendimento e i nuovi elementi di qualità delle offerte formative.