Certificazione Competenze

Valutazione e certificazione

Il Centro per l’Apprendimento Permanente opera in applicazione del combinato disposto dell’art. 22 e 25 della Convenzione di Ginevra, dell’art. 2 della Legge 148/2002 dell’art.39 TUIM comma 5, dalla procedura prevista dal Testo Unico in materia di immigrazione (D.lgs. n. 286/98, dalla direttiva 2011/95/UE- D.Lgs 16/2014 - riconoscimento dei titoli in assenza dei documenti originali, dalla procedura prevista per legge n. 148/2002 - dalla Convenzione di Lisbona).

Il quadro di riferimento regionale per la parte di valutazione delle qualifiche professionali richiama la D. G.R. n. 980 del 20 giugno 2017 con cui è stato approvato infatti il "PROTOCOLLO D’INTESA per la costruzione e attuazione Sistema Regionale di Validazione e Certificazione delle Competenze (SRVCC)" tra Regione Puglia (Assessorato al Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale), l’Università di Bari, Foggia, del Salento e Politecnico di Bari e l’Atto dirigenziale n. 756 del 13/06/2017 con cui è stata approvata la  metodologia sperimentale, elaborata dal CAP per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali.

Inoltre in data 20 giugno 2018 il Magnifico Rettore Uricchio ha sottoscritto con il Politecnico di Bari e le Università di Foggia, Lecce e Taranto il PROTOCOLLO D’INTESA per la costruzione e attuazione Sistema Regionale di Validazione e Certificazione delle Competenze (SRVCC) che adotta la sperimentazione del CAP UNIBA come modello per le altre Università Pugliesi.

 

In base a tale quadro normativo, il CAP opera su tre livelli di valutazione e certificazione

  1. il riconoscimento dei titoli di studio pregressi finalizzato all’integrazione accademica 
  2. il riconoscimento degli apprendimenti on the job finalizzato alla certificazione delle qualifiche professionali riconosciute dalla Regione Puglia 
  3. il riconoscimento vocazionale/attitudinale in relazione alla messa in trasparenza delle soft skills degli utenti del servizio

 

1.        Riconoscimento dei titoli di studio finalizzato all’integrazione accademica

Il Servizio di “riconoscimento finalizzato” (dispositivo del Senato del 24 gennaio 2017 ai sensi dell’art.2 della legge 148/2002) consente di ottenere l’equiparabilità del percorso di studi pregresso finalizzata all’accesso ai percorsi di studio universitari o alla prosecuzione degli studi interrotti nel proprio Paese di origine.

Secondo questo dispositivo uno studente internazionale che ha ottenuto lo status di rifugiato politico o risulta titolare di protezione internazionale/sussidiaria che non possiede documentazione originale del proprio titolo di studio conseguito nel Paese di origine può rivolgersi al Cap, che avvalendosi della rete internazionale Enic-Naric e della collaborazione con il Cimea, con il Ministero dell’Interno e con il MIUR provvede a far ottenere “a titolo gratuito” per lo studente la re-iscrizione ai percorsi accademici e l’eventuale abbreviazione di corso o riconoscimento di specifici CFU, sulla base della valutazione preventiva da parte delle Giunte didattiche dei Corsi di Studio. Tale riconoscimento è finalizzato alla immatricolazione da parte dello studente ad uno dei corsi di studio Uniba.

 

2.       Riconoscimento degli apprendimenti acquisiti «on the job» e traduzione in qualifiche professionali riconosciute dalla Regione Puglia 

In collaborazione con il Tavolo Regionale in materia di Apprendimento Permanente, a seguito della firma del Protocollo di Intesa tra Regione Puglia e Università Pugliesi per la costruzione e attuazione Sistema Regionale di Validazione e Certificazione delle Competenze (SRVCC) ed a valle della sperimentazione del percorso di riconoscimento della qualifica professionale di “mediatore interculturale” a due cittadini afghani privi di titolo formale ma con un decennale bagaglio di esperienza professionale, Il Centro per l’Apprendimento Permanente offre un servizio di individuazione e  validazione delle esperienze formative e professionali e traduzione delle stesse in Unità di Competenze attinenti alle qualifiche previste dal Repertorio Regionale.

Il lavoro istruttorio realizzato dal CAP consente agli utenti di decidere se proseguire nel percorso di certificazione operato dalla Regione, sottoporsi ad una prova tecnica e/o teorica che consenta loro di colmare eventuali lacune riscontrate nel curriculum ed ottenere la qualifica professionale in relazione a specifici progetti professionali.   

 

3.     Valutazione e messa in trasparenza delle soft skills acquisite nell’esperienza formativa e/o professionale formale e informale

Questo servizio viene offerto a tutti gli utenti del CAP, cittadini comunitari e non, che ne fanno richiesta al momento dell’accoglienza. 

La valutazione e messa in trasparenza delle soft skills, ovvero di quelle competenze trasversali (es. capacità di comunicare, capacità di lavorare in gruppo, capacità di prendere decisioni, ecc.) acquisite in contesti formativi e professionali sia attraverso i canali formali che informali, avviene attraverso due fasi. Una prima fase è orientata all’autovalutazione, ovvero si invita l’utente ad utilizzare un questionario self-report attraverso il quale indicare utilizzando una scala da 1 (per nulla) a 5 (moltissimo) quanto si riconosce alcune abilità. Una seconda fase, invece, utilizza la metodologia della leaderless group discussion per osservare in una dinamica di gruppo gli utenti (minimo 5 massimo 7) impegnati in un compito di problem solving, al fine di rintracciare da parte di osservatori esperti le stesse abilità rilevate nella fase di autovalutazione. Al termine del percorso gli operatori effettuano un matching tra queste due rilevazioni e stilano un profilo di competenza che viene restituito all’utente in un colloquio finale di feedback.

Considerata la specifica expertise richiesta per questa fase di assessment nella costruzione degli strumenti e nella valutazione dei profili, tali attività sono realizzate attraverso il contributo dei consulenti psicologi in servizio presso l’Agenzia per il Placement dell’Università di Bari.  

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published on 30/07/2018 ultima modifica 15/06/2020