Serve sempre andare alla scoperta di un'altra cultura

Lune studia lingua e cultura italiana all'Università di Dakar e spera un giorno di poterle insegnare nel suo Paese, il Sénégal. Vorrebbe che ci fossero borse di studio intercontinentali capaci di sostenere un corso biennale o triennale di formazione universitaria in Italia. Lo dice sulla scorta dell'esperienza di Come In Uniba, che gli ha consentito di frequentare un semestre accademico all'Università di Bari. 

L'esperienza interculturale non consente di fare solo un "bagno linguistico" ma apre una porta. "Serve sempre - ci dice - andare alla scoperta di un'altra cultura". Probabilmente perchè non si può sempre prevedere cosa sia possibile trovare, e questo spazio indefinito, questo scambio culturale molto personale, soggettivo e senza confini predefiniti, è una fondamentale opportunità creativa a disposizione di tutti. 

Prima di partire, come ti immaginavi l’Italia e gli Italiani? Come li descriveresti oggi?

Prima di venire qui, avevo l'idea che l'Italia fosse un Eldorado. Oggi direi che la situazione è molto diversa per via della crisi, ma comunque rimane un bel Paese.

Ti senti accolto? La gente che incontri come ti considera?

A dire la verità sì, mi sento accolto. Le persone che ho incontrato sono davvero simpatiche
e molto aperte. Mi fanno tante domande e vogliono conoscere il mio Paese, il Senegal.

Puoi descrivere il tuo rapporto con gli studenti che stai conoscendo a Bari?

Ho un buon rapporto davvero. Ci sentiamo molto spesso su WhatsApp dove abbiamo un gruppo in cui discutiamo di tutto e di niente in particolare. Abbiamo anche organizzato una gita insieme a Monopoli e Polignano a Mare ed è stata molto bella. 

Quale contributo dà questa esperienza interculturale alla tua carriera universitaria?

Già venire in Italia è stato un sogno diventato realtà. Stando qui ho avuto l'opportunità di fare 
un "bain linguistique": le mie conoscenze sulla cultura e la lingua italiana sono diventate decisamente più importanti.

Cosa ti ha spinto a partire? Pensi di essere cambiato con questa esperienza?

E' un progetto di scambio. Serve sempre andare alla scoperta di un'altra cultura e poi io studio italiano da tanti anni e sono innamorato di questa bella lingua.

Un’esperienza interculturale nel tuo curriculum può avere un valore competitivo?

Certo, avrà un suo peso nel mio cv. Venire in Italia è una bella esperienza e ho imparato tante cose che serviranno per potermi realizzare in futuro.

Ci sono più differenze o punti di contatto tra la tua cultura e quella italiana? 

Italia e Senegal, come lo diceva il mio professore Diawara, hanno punti di contatto, molte somiglianze, e questo l'ho notato in diversi settori. L'unica cosa che mi ha davvero colpito sta nel fatto che qui le ragazze fumano. Da noi è un comportamento rarissimo.

Torneresti in Italia? Ti piacerebbe continuare a studiare o lavorare qui?

Mi piacerebbe molto tornare un giorno sia per studiare che per lavorare, ma tutto dipende dall'offerta e dalle possibilità.

È difficile essere straniero in Italia?

Da un lato è difficile, dall'altro no. A volte ci sono pregiudizi. Quando cammino per strada la gente, vedendomi, cambia subito strada ma questo lo fanno soltanto alcuni. Altri sono più disponibili e cercano di scambiare qualche parola con me. Talvolta mi chiedono: come mai parli così bene l'italiano?

Come giudichi questo incontro culturale? 

E' una bella iniziativa, da incoraggiare. Faccio una proposta: ripetetela e magari aumentate la lunghezza del soggiorno. Sarebbe bello studiare qui due-tre anni con una borsa di studio per 
avere un diploma rilasciato da un'università italiana e poter tornare nel mio Paese con
questo diploma.

Che opportunità ti sta dando Come in Uniba? 

E' un'esperienza indimenticabile. Mi ha permesso di realizzare uno dei miei sogni e mi ha dato l'opportunità di conoscere persone di buona compagnia, di visitare luoghi d'interesse e, sul piano pedagogico e didattico di far crescere la mia formazione, di aumentare e migliorare le mie conoscenze della lingua e della cultura italiana, che mi serviranno in futuro visto che spero di realizzarmi nell'insegnamento. 

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published on 29/06/2018 ultima modifica 29/06/2018