La cultura è un fiume

Uno degli aspetti che caratterizzano la globalizzazione è la dialettica tra globale e locale. L’antropologo svedese Ulf Hannerz usa un termine: "Ecumene globale".

L’espressione, che deriva dalla parola greca “oikoumene - casa in cui tutti viviamo”, indica la condizione dell’uomo contemporaneo che vive in un mondo senza più confini tra i diversi paesi e le diverse società, condividendo uno spazio culturale comune, nel quale gli elementi globali vengono recepiti e riformulati localmente.

Con “Ecumene globale” Hannerz vuole sottolineare il fatto che le comunità tradizionali hanno perso i confini abituali in cui si definivano e in cui si proteggevano, e diventano molto permeabili, porose rispetto alle altre. Un luogo, in questa prospettiva, non viene più inteso come il contenitore di una cultura, ma come un centro di incontro e intreccio di elementi culturali.

Esisterebbe cioè, al di là del nostro esserne più o meno coscienti, un continuo incontro tra la dimensione locale (la nostra comunità, il luogo dei nostri legami parentali, amicali e professionali) e quella globale (stranieri che portano con sé da luoghi lontani modelli culturali differenti).

Poiché complessità e dinamismo regolano il tutto, dovremmo finalmente arrivare a pensare la cultura non come un’entità fissa, monolitica, ma come qualcosa in costante movimento ed evoluzione.

Usando la terminologia introdotta da Bauman, le culture sono liquide. Usando quella di Hannerz, in La complessità culturale (1998), è un flusso.

"Forse l’immagine del flusso è un po’ ingannevole, perché suggerisce un semplice trasferimento, piuttosto che gli infiniti e problematici processi di trasformazione che intervengono tra loci interni ed esterni. Nonostante ciò trovo utile la metafora del flusso – se non altro perché coglie uno dei paradossi della cultura. Quando osserviamo un fiume da lontano questo appare come una linea blu che attraversa il paesaggio; qualcosa che possiede una suggestiva immobilità. Ma allo stesso tempo, 'non ci si bagna due volte nello stesso fiume', perché questo scorre in continuazione, e soltanto in tal modo mantiene la sua continuità nel tempo. Così accade per la cultura: anche quando se ne percepisce la struttura, questa è interamente dipendente da un processo continuo".

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pubblicato il 06/01/2020 ultima modifica 09/05/2022