Italiani? Brava gente. Ma è davvero così?

Galaye studia Letteratura italiana all'Università di Dakar e insieme ad altri studenti del Senegal, dell'Argentina, del Kenya e del Perù ha avuto la possibilità di frequentare, con la borsa di studio Come in Uniba, corsi di studio all'Università di Bari. 

Italiani? Brava gente. Galaye ci descrive "gentili, aperti, accoglienti". Esattamente come ci immaginava prima di arrivare nel nostro Paese e come hanno confermato le sue esperienze. Tuttavia siamo noi italiani che dovremmo fare un esame di coscienza e capire se siamo davvero così o se la nomea di cui ci vantiamo è la corretta descrizione del nostro Paese.

Prima di partire, come ti immaginavi l’Italia e gli Italiani? Come li descriveresti oggi?

Li immaginavo come sono: gentili, aperti e accoglienti. Ho conosciuto tanta bella gente che ho frequentato quasi ogni giorno. Al campus siamo stati bene, abbiamo riso e scherzato con loro,  il portiere dell'albergo ci ha portato ogni sabato a giocare a calcio. Non dimenticherò mai Nella che con noi è sempre stata gentilissima. Anche per strada abbiamo incontrato belle persone.

Ti senti accolto? La gente che incontri come ti considera?

Sì, mi sono sentito ben accolto perché dall'arrivo fino ad oggi siamo sempre stati bene e la nostra integrazione è stata molto facile grazie alle persone con cui abbiamo vissuto e che ci hanno aiutato a capire molte cose della cittá. La gente mi considera uno straniero, perché in qualsiasi luogo in cui si va, ci fanno capire come funzionano le cose.

Puoi descrivere il tuo rapporto con gli studenti che stai conoscendo a Bari?

Il mio rapporto con gli studenti che ho conosciuto a Bari è bellissimo perché i baresi sono gentilissimi. Organizziamo incontri, discutiamo sempre sul gruppo di whatsapp, siamo diventati amici.

Quale contributo dà questa esperienza interculturale alla tua carriera universitaria?

Questa esperienza mi ha permesso di abbracciare la realtà italiana. Ma non penso aggiunga qualcosa di diverso alla mia carriera universitaria.

Cosa ti ha spinto a partire? Pensi di essere cambiato con questa esperienza?

Volevo visitare l'Italia, visto che studio italiano all'università. Si penso di essere cambiato.

Un’esperienza interculturale nel tuo curriculum può avere un valore competitivo?

Ha un valore ma non competitivo.

Ci sono più differenze o punti di contatto tra la tua cultura e quella italiana? 

La mia cultura e quella italiana sono molto diverse, sotto molti aspetti.

Torneresti in Italia? Ti piacerebbe continuare a studiare o lavorare qui?

Sì, mi piacerebbe sia studiare che lavorare in Italia perchè la situazione qua è migliore rispetto a quella del mio Paese.

È difficile essere straniero in Italia?

Non è stato difficile. Almeno per me.

Come giudichi questo incontro culturale? 

Avrei voluto poter visitare di più l'Italia, senza dover sempre pensare al ritorno a casa.

Che opportunità ti sta dando Come in Uniba? 

Come in Uniba mi ha dato l'opportunità di frequentare un'università italiana.

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pubblicato il 13/07/2018 ultima modifica 09/05/2022