La storia dell'Archivio Generale di Ateneo


L’Archivio dell’Università di Bari nasce contestualmente all’istituzione dell’Ateneo, ereditando i fondi archivistici delle Regie Scuole universitarie di Notariato, Farmacia e Ostetricia (1889-1924) e della Regia Scuola superiore di commercio (poi R. Istituto superiore di studi commerciali, poi R. Istituto superiore di scienze economiche e commerciali; 1886-1935).

Fin dall’origine la struttura dell’Archivio era articolata secondo la suddivisione organizzativa in Amministrazione centrale e Facoltà. Inizialmente l’Archivio era conservato presso gli uffici che lo avevano prodotto e comunque nel palazzo Ateneo, tuttavia soltanto per l’Amministrazione centrale sappiamo dell’esistenza di un archivio, del quale però non possiamo individuare l’ubicazione. Con lo sviluppo organizzativo ed edilizio dell’Università barese e l’aumento della produzione documentaria, sono sorti numerosi depositi d’archivio dislocati in diversi edifici universitari, cresciuti esponenzialmente dagli anni Settanta.

Un primo riordinamento del carteggio, di cui siamo a conoscenza, risale agli anni Cinquanta, ad opera del personale interno all’Università, e fu disposto per recuperare la documentazione conservata in locali inidonei.

Già agli inizi degli anni Ottanta fu istituita una commissione interna per fronteggiare i problemi di spazio e di gestione della documentazione, con lo scopo principale di individuare le serie da scartare.

La legge 9 maggio 1989, n. 168, con la quale si riconosceva l’autonomia delle Università, scioglieva ogni dubbio sulla natura giuridica delle Università quali enti pubblici, sottoposti quindi alla vigilanza delle Soprintendenza archivistiche. Infatti, proprio negli anni Novanta la Soprintendenza archivistica per la Puglia cominciò a vigilare anche sull’archivio dell’Università di Bari adoperandosi a più riprese per sensibilizzare gli organi di governo verso il recupero, la corretta gestione e valorizzazione dell’archivio. Per tutti gli anni Novanta e l’inizio del nuovo secolo, l’Università e la Soprintendenza hanno lavorato per realizzare i primi censimenti della documentazione e dei numerosi depositi dove era dislocata e per la costruzione di un edificio adibito esclusivamente ad archivio.

Nel 1998 l’Università ha depositato una parte dei fascicoli degli studenti e delle tesi di laurea presso l’Archivio di Stato di Bari, dove è tuttora conservata.

Grazie ai finanziamenti della Regione Puglia, nell’ambito dell'Accordo di Programma Quadro in materia di Beni ed attività culturali, tra il 2005 e il 2007 la Soprintendenza archivistica per la Puglia ha diretto i lavori di riordinamento e trasferimento dell’archivio storico, sia dell’Amministrazione centrale che delle Facoltà, nella sede dell’Archivio generale di Ateneo in Valenzano e ha autorizzato il primo scarto di una consistente quantità di documentazione, seguito da un altro scarto nel 2011.

Nel 2011 l’Università ha riorganizzato il Servizio archivistico di Ateneo e il settore dell’Archivio generale di Ateneo, istituendo anche una biblioteca di supporto all’attività lavorativa e alla ricerca.

L’istituzione dell’Archivio generale di Ateneo e l’apertura al pubblico dello stesso hanno consentito di organizzare finora due convegni sulla storia dell’Università di Bari.