Call for Papers Quaderni 2019 - Pace e sviluppo nell’epoca moderna. Il modello costaricense

Laura Costantino, Ivan Ingravallo, Pamela Martino (a cura di)
Pace e sviluppo nell’epoca moderna. Il modello costaricense

Quaderni degli Annali del Dipartimento Jonico invitano docenti universitari, ricercatori, assegnisti, dottori di ricerca, dottorandi e esperti interessati ad inviare contributi in italiano e/o in lingua straniera per la prossima pubblicazione a carattere interdisciplinare, avente come titolo provvisorio Pace e sviluppo nell’epoca moderna. Il modello costaricense.
La Costarica, Repubblica presidenziale centroamericana, è uno dei pochi Paesi al mondo ad aver optato per la smilitarizzazione, agevolando la sua promozione nel panorama internazionale come mediatore di pace. Il Paese è sede, non a caso, dell’Università per la pace delle Nazioni Unite, che organizza corsi di formazione postlaurea volti alla diffusione della cultura della pace, nonché della Corte interamericana dei diritti umani. L’abolizione dell’esercito permanente ha consentito, inoltre, di destinare una elevata percentuale di risorse finanziarie statali allo sviluppo di numerosi settori, in particolare dell’istruzione, della sanità, dei servizi sociali e della tutela dell’ambiente: la Costarica è, infatti, il Paese con il più alto tasso di alfabetizzazione al mondo, con un’alta concentrazione di Università pubbliche e private e, con un numero molto alto di parchi naturali, riserve biologiche, rifugi faunistici, aree protette, è capitale mondiale della biodiversità, nonché manifesto dell’ecoturismo.
La cultura pacifista costaricense, che ha fortemente indirizzato la politica internazionale del Paese, si è diffusa progressivamente per il tramite di un consapevole tessuto sociale, ma anche per via istituzionale e giurisprudenziale. L’analisi della giurisprudenza costituzionale, in particolare, consente di tirare le fila di una riflessione dottrinale e politica intorno alla garanzia di effettività dei diritti fondamentali, ponendo in linea di continuità la scelta pacifista sul piano internazionale e la tutela multilivello dei diritti fondamentali. Difatti, è stata la giurisprudenza costituzionale, assumendo come parametro i trattati internazionali in tema di tutela dei diritti umani, cui è attribuita la medesima forza del disposto costituzionale, a promuovere la tutela dei diritti delle minoranze (omosessuali, disabili, detenuti), a presidiare i veicoli di salvaguardia del diritto di sciopero e della libertà di manifestazione del pensiero e ad estendere il ventaglio delle garanzie costituzionali a diritti non contemplati nella Legge fondamentale, come quelli alla salute e all’ambiente. Ciò è avvenuto per il tramite di una interpretazione prima sistematica e poi evolutiva del disposto costituzionale, cui va ricondotta, per esempio, l’enunciazione dei principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente (dalla partecipazione popolare alle decisioni in materia ambientale all’uso razionale delle risorse a fini di equilibrio tra sviluppo del Paese e tutela dell’ambiente, all’assunzione della qualità dell’ambiente quale parametro di valutazione della qualità della vita).
Il tessuto sociale e istituzionale, pertanto, presidia la tradizione pacifista costaricense e sollecita uno sviluppo costante del sistema costituzionale, assicurando sintonia tra forma di Stato e forma di Governo intorno a principi e valori condivisi dai Paesi democratici.
Il numero monografico dei Quaderni dedicato al modello costaricense si propone di indagare, in prospettiva multidisciplinare, proprio questo rapporto tra cultura, istituzioni e diritto.
I contributi, che dovranno essere inediti, in forma di saggio e aventi un massimo di 40.000 caratteri (spazi e note comprese), dovranno pervenire ai curatori entro e non oltre il 30 giugno 2019 a uno dei seguenti indirizzi: laura.costantino@uniba.it, ivan.ingravallo@uniba.it; pamela.martino@uniba.it
Nella lettera di accompagnamento l’autore dovrà indicare le sue generalità e il recapito per le comunicazioni; in allegato dovrà essere trasmesso il file in formato word. Si raccomanda agli autori di seguire scrupolosamente i criteri redazionali indicati nel sito: http://edizionidjsge.uniba.it/pubblicare-con-gli-annali/criteri-redazionali.html.
I contributi saranno valutati con un processo di peer reviewing in modalità double blind, secondo le modalità previste dal Regolamento per la pubblicazione sulle collane del Dipartimento Jonico. Le valutazioni, siano esse positive o negative, verranno comunque trasmesse agli autori.
È possibile partecipare anche inviando recensioni di non più di 4.000 battute a testi, volumi, saggi e riviste afferenti al tema monografico. Esse verranno sottoposte a revisione editoriale da parte della redazione dei Quaderni, che comunicherà agli interessati eventuali modifiche da apportare.

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pubblicato il 29/03/2020 ultima modifica 29/03/2020