DIB – mezzo secolo di storia dell’informatica italiana

Il Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Bari (DIB, in breve) fu istituito il 1 gennaio 1992, come trasformazione del precedente Istituto di Scienze dell'Informazione, fondato nel 1983. Qui, l'informatica è entrata nel panorama dell'insegnamento universitario italiano già nel 1969, con il corso di laurea in Scienze dell'Informazione, secondo in Italia per istituzione. A supporto c'era il Centro Studi e Applicazioni in Tecnologie Avanzate (C.S.A.T.A), che con le sue infrastrutture tecnologiche avanzate, contribuì a formare la prima generazione di informatici italiani. In mezzo secolo, il DIB è cresciuto molto e ora, con i suoi 48 docenti di discipline informatiche, è il più grande Dipartimento di Informatica dell'Italia meridionale.

Per rispondere alla diffusa «fame di digitale», il DIB è impegnato da lungo tempo in due corsi di laurea triennale su Bari e uno su Taranto, con una laurea magistrale in Computer Science (in lingua inglese) a Bari, una laurea magistrale in Data Science a Bari e una laurea magistrale in Sicurezza Informatica a Taranto. Gli iscritti ai nostri corsi di studio sono circa 2.600 (2250 su Bari e 350 su Taranto), con più di 900 immatricolati l'anno. Se la laurea magistrale in Computer Science favorisce l'internazionalizzazione, quella in Sicurezza Informatica consente di formare esperti con competenze multidisciplinari in grado di progettare, sviluppare e gestire sistemi informatici sicuri. Infatti, i recenti eventi di rilevanza mondiale hanno evidenziato l'importanza della cyber security.
Tuttavia mancano gli specialisti (200.000 solo negli Stati Uniti, secondo un report del 2015). Le aziende corrono ai ripari avviando corsi di formazione in partnership con le università di tutto il mondo. In questa linea si
colloca lo short master in Cyber Security attivato dal DIB a Brindisi. Il DIB ha anche promosso un master di II livello su Data Science, in formato executive, con lezioni nel fine settimana. Infatti anche in questo settore
si avverte la carenza di specialisti.

La formazione universitaria offerta dal DIB si avvantaggia di una ricerca avanzata per lo studio e l'applicazione di nuovi metodi e tecniche informatiche. Molte ricerche sono condotte nell’ambito dell’intelligenza artificiale. L'apprendimento automatico (machine learning) e il data mining permettono l'estrazione della conoscenza a partire da grandi quantità di dati (Big Data) per applicarla in vari contesti. L'elaborazione del linguaggio naturale e i sistemi semantici abilitano il ritrovamento ed il filtraggio personalizzato dell’informazione. Con la computational intelligence si tratta l’imprecisione, imitando i processi di apprendimento e ragionamento tipici degli esseri umani. Altra area di ricerca è quella dell'ingegneria del software, con attenzione ai processi per produrre software di qualità. In questo ambito sono temi di rilievo il social computing (calcolo sociale) e l’affective computing, forma di calcolo che tiene conto dei sentimenti. Altre ricerche al DIB riguardano l'interazione con oggetti intelligenti (IoT), in mondi virtuali e con realtà aumentata, ma anche la visualizzazione di enormi quantità di dati per favorirne l'analisi e la comprensione. Infine, la formazione si fa smart, avvalendosi delle ricerche sull’e-learning e serious game (giochi con finalità educative), e su soluzioni tecnologiche multimediali e multimodali.

Notevole l'attività di trasferimento tecnologico attraverso progetti di ricerca, anche europei, con proficue e continue collaborazioni con il tessuto sociale e industriale in Puglia e in Italia. Il DIB è attento alla "terza missione" dell'università.

Direttore attuale: prof. Donato Malerba (dicembre 2015 - )
Direttori precedenti: Prof. Sebastiano Impedovo (1992-1998), Prof. Carlo dell'Aquila (1998-2002), Prof.ssa Floriana Esposito (febbraio 2003 - ottobre 2008), Prof.ssa Anna Maria Fanelli (novembre 2008 - novembre 2015).

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published on 04/11/2019 ultima modifica 04/11/2019