Mostra fotografica Taras - Taranto vuole vivere

da martedì 6 a venerdì 16 marzo 2018
  • Quando dal 06/03/2018 18:00 al 16/03/2018 21:00 (Europe/Berlin / UTC100)
  • Dove Centro Polifunzionale Studenti (Piazza Cesare Battisti - Bari)
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Martedì 6 Marzo 2018, alle ore 18:30, presso il Centro Polifunzionale Studenti (piazza Cesare Battisti, Bari) si terrà il vernissage della Mostra Fotografica “Taras”. 

Fotografie di:

Franco Sortini: “Quartiere Tamburi”, 

Alessandro Capurso: “TerraMare”,

Valentina Spataro: “Masseria Jorche”,

Ferdinando Sapienza: “Territorio tarantino”.

Intervengono:

Loredana Ficarelli (responsabile Scientifico del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari), Rocco De Franchi (assessore all’Ambiente del Comune di Taranto), Franco Sortini (fotografo), Pio Meledandri (curatore d’arte).

Ciro Neglia recita “Il primo cliente”,  breve racconto dell’autore Carmelo Guido.

Quattro fotografi guardano il territorio della Città Jonica. Taranto non vuole più morire d’acciaio. Un dramma che non può ripetersi così tragicamente in eterno. 

Le fotografie di Franco Sortini sono dedicate al Tamburi, un “quartiere ai margini” a ridosso dell'Ilva, la Fabbrica della morte. Immagini dolci e delicate di luoghi invasi da un diffusa luce che avvolge col suo chiarore palazzine umili ricoperte di diossina e altri veleni. Un contrasto agghiacciante tra la gioia di vivere e la disperazione della morte. Lì un tempo l’aria era salubre e ci si andava per respirare a pieni polmoni, per trarre giovamento soprattutto ai bronchi, fino a che un giorno comparve la grande Fabbrica che rubò, un po’ alla volta, i giardini e gli alberi.

Alessandro Capurso osserva le risorse del mare e della terra con lo sguardo diretto di chi conosce bene le storie del Sud e ne apprezza le sue risorse, vere ricchezze che la tradizione ci ha custodite fino ad oggi. Ascolta la gente, cammina attraverso i campi a volte impreziositi dall’agricoltura biologica, fino alle distese marine per osservare i gesti antichi degli uomini di mare, il mercato del pesce molto apprezzato dai tarantini, ma anche dai turisti dal palato fino.

Valentina Spataro dedica i suoi scatti all’antica masseria e azienda vitivinicola Jorche, una struttura di quattrocento metri quadrati che apparteneva alla famiglia Gianfreda già dagli inizi del Novecento. In grandi vasche disposte su più livelli e collegate tra loro, tutto avveniva manualmente, dalla pigiatura dell’uva, che si faceva con i piedi, alla fermentazione del mosto fino alla spillatura. La giovane autrice registra ogni momento dell’antico e articolato processo, dalla raccolta dell’uva tra i lunghi filari allineati fino alla sua lavorazione, affascinata dalle sfumature cromatiche del vino. Scene “carducciane” di una terra che già da sé è un archivio della memoria.

Ferdinando Sapienza nella sua analisi visiva di un territorio bello e contradditorio scopre strutture antiche di un’archeologia a “cielo aperto”. Costruzioni tra cieli azzurri a specchiarsi nel mare dove una corazzata fa da sentinella a maestosi portoni spagnoli e poi archi a sorreggere un antico acquedotto romano nella campagna erbosa, verso insenature e paesaggi a volte a lui sconosciuti. Visioni di un mondo arcaico sopravvissuto nei secoli anche alla distruzione dell’uomo. Sapienza misura, osserva, collima, scatta fotografie registrando bellezze che potrebbero essere straordinariamente condivise da tutti e non più “nascoste” allo sguardo.

Ingresso libero

Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 21:00 – Sabato dalle 8:00 alle 18:00 - Domenica dalle 9:00 alle 16:30

La mostra sarà aperta fino al 16 marzo 2018.

Patrocini: Comune di Taranto – Museo della Fotografia Politecnico di Bari - Università degli Studi di Bari.


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published on 05/03/2018 ultima modifica 05/03/2018